Silvio Berlusconi parla della ripresa del campionato in un’intervista con il quotidiano “Libero”. Il presidente del Monza non lo considera una priorità.
“Il governo non sta facendo abbastanza per tutto il mondo dello sport“. Silvio Berlusconi, presidente del Monza, ha parlato della fase 2 e del ruolo del calcio che si sta avviando a riprendere i campionati dopo il lockdown. In un’intervista al quotidiano “Libero”, si è soffermato sulla politica sportiva in Italia e sullo scenario economico del Paese che si prepara ad allentare ulteriormente le restrizioni.
Berlusconi si è rimesso in gioco nel calcio al Monza dopo gli anni trascorsi al Milan. “Io amo il calcio” ha detto l’ex presidente che ha trasformato il Milan nella squadra italiana più vincente in Europa. Il calcio, ha proseguito, “ha avuto una parte importante nella mia vita. Sono il presidente di club che ha vinto più titoli nella storia del calcio mondiale“.
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Berlusconi sulla ripresa del campionato
Il presidente del Monza ha però frenato sulle prospettive della ripresa del campionato, un tema che sta appassionando e dividendo tifosi e addetti ai lavori. Nella giornata in cui Boris Johnson ha comunicato che la Premier League può ricominciare, a pochi giorni dalle prime partite di Bundesliga dopo il lockdown, il presidente del Monza ha dichiarato che non si può considerare il calcio una priorità. “Tanti italiani ancora muoiono, e altri sono in ospedale. Le aziende rischiano di fallire, potremmo perdere tanti posti di lavoro e le scuole, le università rimangono ancora chiuse. Far riprendere il calcio non è un tema così urgente” ha detto.
Ma l’ex presidente del Consiglio ha comunque chiesto al governo di tutelare il calcio, un’industria che vale il 7% del PIL e produce entrate significative per il fisco. “E’ necessario tutelarlo e il governo non sta facendo abbastanza” ha detto Berlusconi.
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