Calcio in tv, storia delle partite più viste in Italia prima e dopo l’introduzione dell’Auditel nel 1986. Dominano la classifica gli incontri dei Mondiali
Nella storia della televisione italiana, il calcio ha un posto speciale. Le partite, soprattutto quando c’è in campo la nazionale, attirano un pubblico senza precedenti.
La partita più vista resta la finale del Mondiale 1982. Quando Nando Martellini scandisce per tre volte che siamo campioni del mondo, davanti alla tv ci sono 36,7 milioni di italiani. Tutti hanno tribolato dopo il rigore sbagliato da Cabrini, hanno urlato insieme a Tardelli, applaudito insieme al presidente Pertini, e come lui pensato che i tedeschi non ci avrebbero ripresi più.
Solo in un’altra occasione, prima che nascesse l’Auditel per registrare i dati di ascolto, l’Italia ha unito davanti ai televisori oltre 30 milioni di spettatori. Era la finale del 1970, contro il Brasile di Pelé che ha sfidato la gravità contro Burgnich.
Difficile avvicinare quel record, o i 29,7 milioni di spettatori presenti davanti alle tv per la semifinale del Mundial ’82 contro la Polonia.
Per ritrovare un ascolto simile, bisogna a un’altra notte di speranza disillusa, al sogno collettivo delle notti magiche. La semifinale di Napoli contro l’Argentina, la partita dell‘uscita a vuoto di Zenga e dei rigori sbagliati da Serena e Donadoni, è l’evento sportivo più visto in Italia da quando esiste l’Auditel, nel 1986. Martedì 3 luglio 1990, davanti alla tv erano in 27,5 milioni, con uno share monstre dell’87,2%.
Nella top 10 delle partite più viste in Italia nell’era dell’Auditel, cinque delle prime sei risalgono a Italia ’90. Una serie spezzata solo dalla semifinale di Usa ’94 contro la Bulgaria. Lo show di Roberto Baggio, il 13 luglio, ha attirato 25,9 milioni di spettatori: è la seconda partita più vista dal 1986. Sono 24,9, invece, per la finale contro il Brasile.
La sfida per il titolo nel 2006 ha raggiunto su Rai 1 un pubblico composto da 23,5 milioni di spettatori. Contando anche gli abbonati Sky, al momento dei rigori, gli italiani che trepidano sono 25,4 milioni.
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Anche le finali di Champions League con le squadre italiane in campo hanno suscitato grande interesse. Il primo derby tricolore per il titolo, Juventus-Milan del 28 maggio 2003 all’Old Trafford di Manchester, il Teatro dei Sogni, ha tenuto incollati alla tv 20,2 milioni di spettatori, con uno share del 67,27%.
Il primo trionfo del Milan di Sacchi, nel 1989 contro la Steaua Bucarest al Camp Nou di Barcellona completamente rossonero perché Ceausescu non aveva consentito ai rumeni di acquistare i biglietti per la trasferta, ha registrato 19,7 milioni di spettatori. Poco più di 19 milioni hanno invece assistito al successo della Juventus di Lippi sull’Ajax all’Olimpico nel 1996.
Per quanto riguarda il campionato, infine, Sky ha registrato il suo record di ascolti per la Serie A nel corso di questa stagione. La partita di andata tra Inter e Juventus è stata seguita su Sky Sport da 3 milioni e 242 mila persone. L’audience ha superato anche i 3 milioni e 161 spettatori della semifinale dell’Europeo 2016 tra Italia e Germania, segnata dalla doppietta di Balotelli.
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