Strakosha: “Lazio come gli Avengers, e io sono Superman”

Il portiere Strakosha racconta a Lazio Style Radio le prime sensazioni alla ripresa degli allenamenti. “Siamo come gli Avengers” dice. “Vogliamo riprendere, ma senza mettere nessuno in pericolo”

Strakosha: "Lazio come gli Avengers, e io sono Superman"
Strakosha: “Lazio come gli Avengers, e io sono Superman”

Una squadra di eroi. Così il portiere Thomas Strakosha vede la Lazio. In un’intervista a Lazio Style Radio a margine del ritorno agli allenamenti a Formello. Ma non di eroi qualsiasi. “Siamo cone gli Avengers” dice. Chiare e curiose anche le associazioni. “Radu è Hulk, Acerbi è Thor, Capitan America è Lulic, Iron-Man direi Luis Alberto, che è preciso su tutto, Occhio di Falco mettiamo Adam Marusic. E io faccio Spiderman“.

Tornare ad allenarsi è un po’ come tornare alla normalità, come un sospiro di sollievo, come un fiammifero acceso dentro un tempo buio. In quarantena si è allenato e ha guardato film, ha spiegato. Naturalmente, ha ammesso, per i calciatori è un po’ più facile rimanere a casa. Ma questo non riduce la gioa nel tornare a fare quel che piace di più.

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Strakosha: “Siamo carichi, vogliamo ripartire”

Strakosha: "Siamo carichi, vogliamo ripartire"
Strakosha: “Siamo carichi, vogliamo ripartire”

Il portiere biancoceleste conferma che la squadra vuole farsi trovare pronta se il campionato dovesse riprendere. Si concentra soprattutto sulle possibili conseguenze a livello mentale del lockdown. “Se torniamo con la testa come eravamo prima della pausa, allora presto torneremo a far divertire la gente“.

Anche se, la gente, le partite le vedrà solo in televisione. Giocare senza tifosi, dice, “è una delle cose più brutte che ci siano” per un calciatore. In fondo, come diceva Eduardo Galeano, scrittore uruguagio e poeta del pallone, non c’è di più triste di uno stadio vuoto. Ma c’è anche un altro aspetto da considerare, e Strakosha dimostra di saper guardare al quadro complessivo della situazione. E’ vero che i calciatori, la Lazio in primis, vogliono ricominciare, vogliono finire la stagione. Ma, spiega, “senza mettere nessuno in pericolo per colpa nostra“.

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