La Gazzetta dello Sport analizza i conti della Premier League. Ricavi altissimi, spinti anche dal contratto per i diritti televisivi, ma anche undici squadre in rosso su 20. Il quadro dei conti del campionato inglese
Tutti guardano alla Premier League. E’ il campionato più ricco d’Europa, i ricavi nello scorso campionato sono arrivati a 5,9 miliardi di euro nella scorsa stagione, 400 milioni in più rispetto al precedente campionato. Ma come ha scritto Marco Iaria nel primo di una serie di approfondimenti sui conti dei grandi campionati europei, i club della Premier hanno perso complessivamente 250 milioni. Tra il 2017-18 e la scorsa stagione, i conti sono peggiorati di mezzo miliardo per il calo delle plusvalenze. Ma la torta dei diritti televisivi è salita a 3,5 miliardi a stagione per il triennio 2019-22.
Una torta talmente ricca che consente all’ultima classificata della Premier League di incassare quanto la sesta della Serie A. Pur con una distribuzione più equa che in altri grandi campionati europei, le prime sei concentrano il 60% del fatturato televisivo del campionato.
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Premier League, conti in rosso e costi delle rose
L’analisi della Gazzetta dello Sport rivela che undici club su 20 hanno i conti in rosso. Da questo punto di vista, Everton e Chelsea stanno peggio di tutti, con perdite rispettive per 127 e 110 milioni. Per la prima volta dal 2002, tra le squadre economicamente in difficoltà c’è anche l’Arsenal, che registra debiti per 31 milioni.
Non è un caso che il Chelsea e i Gunners siano tra le cinque squadre con le rose più costose del campionato inglese. Le due squadre di Manchester spendono più di tutti per i calciatori: lo United presenta un monte ingaggi di 377 milioni, il City di 358, davanti al Liverpool (352 milioni) e, appunto, ai Blues. A parte Cardiff e Huddersfield, comunque, non ci sono società che spendono meno di 100 milioni per la rosa dei calciatori.
Manchester United e City, ricavi record
La squadra più virtuosa, anche per effetto della finale di Champions League che ha fatto impennare i ricavi, è il Tottenham. Gli Spurs, nonostante il sesto monte ingaggi della Premier League, possono contare su 78 milioni di utili.
In termini di fatturato, però, nessuno batte la potenza di fuoco soprattutto commerciale del Manchester United, che incassa 711 milioni: in Europa solo Real Madrid e Barcellona guadagnano di più. Seguono Manchester City (611), Liverpool (605), Tottenham (523), Chelsea (507) e Arsenal (449).
Ma c’è timore per il futuro. L’epidemia di coronavirus, scrive Iaria, può comportare perdite complessive stimate dalla lega in 1,3 miliardi di euro. Perdite che potrebbero pesare molto proprio sul Tottenham che ha investito in un nuovo stadio e ora deve ripagare un rosso da quasi un miliardo. Il rischio di giocare a porte chiuse anche per tutta, o buona parte, della prossima stagione, diventa così particolarmente pesante.
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