La vicenda tamponi nella Serie A inizia a a diventare “intricata” con squadre del Nord che devono acquistarli al Sud, dove c’è maggiore disponibilità. Il presidente della Figc Gravina cerca di convincere il Comitato Tecnico Scientifico: “Per ogni tampone usato dal calcio ne doneremo cinque”
La Serie A che cerca in tutti i modi di ripartire deve fare i conti anche con il problema tamponi: ne servono tanti, tantissimi. Tutti i 20 club del massimo campionato li hanno effettuati in questi giorni, e per due volte. Operazione necessaria prima dell’inizio delle sedute di allenamenti individuali, cominciate per molte delle squadre: ma non ancora per tutte. Non sarà facile per i club reperire tutti i tamponi necessari: si tratta di una vera e propria incognita.
Ti potrebbe interessare anche – Dybala guarito dal Coronavirus: l’esito degli ultimi tamponi
Serie A, Gravina: la promessa sui tamponi
La Figc si è offerta di fare da garante, e ha dato la disponibilità a prenderli altrove (anche all’estero) e attende il via libera del Comitato Tecnico Scientifico. Intanto, la maggior parte dei test vengono acquistati a Sud, dove c’è più disponibilità rispetto al nord del paese. Pur di avere l’ok dal CTS per la ripresa dei campionati, il presidente della Figc Gravina ha promesso che per ogni tampone utilizzato da ciascuna società cinque saranno regalati alle strutture sanitarie. Una promessa difficile da realizzare, perché è ormai chiaro che c’è scarsità dei test: ma senza di questi, anche solo ipotizzare la ripresa degli allenamenti collettivi è praticamente impossibile.
Leggi anche – La Serie A trema, Inter e Milan: sospetti casi positivi