I medici della Premier League esprimono perplessità alla Federazione circa l’eventuale ripartenza. Una lettera esprime tutti i dubbi con cento domande specifiche in attesa di risposta.
Dopo i medici della Serie A ad esprimere il proprio disappunto sulla ripartenza sono i colleghi della Premier League, anche stavolta si predilige la forma scritta per far notare alla Federazione quanto sia ancora prematuro pensare ad un’ipotetica ripresa delle attività agonistiche. Se i medici del nostro campionato ci vanno più cauti, nel senso che si dicono comunque favorevoli a una ripresa purché venga arginato adeguatamente ciascun fattore di rischio, in Inghilterra la mano è pesante.
Premier League, lo scetticismo dei medici: una lettera racchiude i dubbi sulla ripartenza
Infatti al vaglio della Federazione ci sono ben cento domande, ognuna largamente approfondita, che i medici delle squadre di club hanno sottoposto ai vertici della Premier: chieste risposte urgenti, il motivo è la “crescente preoccupazione” – riporta la missiva – visto l’evolversi del contagio nel Regno Unito.
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Montano ansie e polemiche Oltremanica, dal momento in cui si tira in ballo la veridicità di protocolli e il potenziale rischio di contagio attraverso il sudore degli atleti. Due aspetti, fra i tanti presenti nel circostanziato carteggio, che si vanno a sommare all’ipotesi che non tutti i club stiano – secondo i medici – effettivamente rispettando le norme anti-contagio. Passano le settimane e aumenta l’incertezza che ora viaggia su carta intestata.
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