Miralem Pjanic vuole solo la Juventus. Il centrocampista bosniaco è diventato una pedina fondamentale da poter spendere sul mercato, ma l’ex giallorosso vuole convincere l’ambiente bianconero d’esser ancora indispensabile.
Miralem Pjanic coccola la Juventus, il bosniaco è tornato alla ribalta delle cronache per un suo possibile trasferimento in estate: il centrocampista ex Roma è stato messo sul mercato, scelta che, evidentemente, non ha preso benissimo. Allora mentre i rumors di un possibile scambio con Arthur del Barcellona si susseguono, senza contare il crescente interessamento di PSG e Manchester United, l’unica cosa da fare è stemperare le voci insistenti e fuorvianti con iniziative mirate.
D’altronde, l’ex giallorosso sa bene quando è il momento di intervenire dentro ma soprattutto fuori dal campo: è cominciata, quindi, da parte di Pjanic, una manovra di “corteggiamento” serrato ai bianconeri per far intendere loro – seppur velatamente – che questo sodalizio non è ancora giunto al termine. Almeno per ora. Non sono affatto casuali, dunque, le recenti dichiarazioni che hanno profuso parole al miele nei confronti della “Vecchia Signora”: “Se avessi potuto, avrei firmato con la Juventus già nel 2014, non volevo rovinare quanto fatto a Roma che comunque è un ottimo ambiente. I bianconeri, però, hanno il culto della vittoria. Quando arrivi qui, senti che non ti manca niente. I progetti e gli obiettivi annuali sono sempre più ambiziosi”.
Manifestazioni di affetto per allontanare le sirene ammaliatrici, a cui lui – certamente – non si sottrarrebbe, ma Pjanic sta bene a Torino e non vuole ancora sentirsi messo da parte. Quindi, anche quel “Fino alla fine forza Juve. Le vostre voci sono il vero suono del calcio” sotto al video su Instagram che riporta le migliori performance con la maglia bianconera è un atto d’amore per dire: “Se volete, io ci sono ancora”. A dispetto di indiscrezioni, trattative e opportunità di ogni sorta. Pjanic ci ha messo tanto per guadagnarsi la fiducia di un ambiente esigente.
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Ora non vuole, assolutamente, perderla. Per questo, in mancanza di giocate imminenti da poter mettere in mostra, lavora di fino con le parole: anche un complimento detto al momento giusto può fare la differenza. Specialmente con le voci di mercato in corso. Qualche segnale, abbastanza tangibile, il bosniaco l’ha dato: Barcellona, PSG e Manchester United per il momento possono aspettare. L’ultima parola – adesso – spetta alla Juventus: bisognerà capire se le lusinghe avranno sortito l’effetto sperato oppure no.
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