Gonzalo Higuain sembra ormai sempre più lontano dalla Juventus. Le ipotesi sul suo futuro si moltiplicano. Possibile anche un suo ritorno al River Plate
La separazione tra Gonzalo Higuain e la Juventus sembra ormai cosa fatta. Indipendentemente dalle parole di Fabio Paratici, che domenica ne ha parlato come di un “ragazzo sensibile e speciale”, secondo Tuttosport il destino del Pipita sarebbe segnato. A fine stagione, l’argentino lascerà la Juventus. Tra le ipotesi di cui si discute a proposito del suo futuro, c’è anche un ritorno alla sua prima squadra, il River Plate.
Higuain potrebbe dunque seguire le orme di Carlos Tevez, che dopo l’esperienza in bianconero tornò da eroe al Boca Juniors. Un’operazione che diede alla Juventus un’opzione su Bentancur e su un’altro paio di giovani per la Primavera.
Higuain, inserito nelle giovanili del River quando nel 2000 arrivò per un provino il piccolo Leo Messi, ha debuttato con i Millonarios nel 2005. Con la maglia del River, in cui ha giocato anche insieme a suo fratello, ha disputato 35 partite in Primera Division segnando 13 reti prima di passare al Real Madrid nel gennaio del 2007.
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Higuain, la Juve sul talento Alvarez
La Juventus avrebbe individuato una possibile pedina di scambio nella rosa del River. Si tratta di Julian Alvarez, attaccante classe 2000 dal fisico leggero che può giocare da prima punta e da ala destra. Come rivelano i dati Wyscout, in questa stagione ha segnato quattro gol e servito tre assist, ha mantenuto una media di 1.83 tiri a partita e di quasi 32 passaggi. Capace di oltre 4,5 dribbling ogni novanta minuti, è stato associato al primo Dybala, all’epoca in cui è arrivato in Italia per giocare nel Palermo.
Anche in questo caso, non si esclude che la Juventus possa inserire nell’operazione anche altri giovani talenti dei Millonarios come i centrocampisti Sosa e Ferreira, compagni di Alvarez nella nazionale argentina Under 20.
River Plate, il commento di Francescoli
Enzo Francescoli, bandiera del River Plate e oggi ds dei Millonarios, ha ammesso che l’operazione è difficile, “data l’enorme differenza a livello economico fra il nostro calcio e quello europeo“. Francescoli, il Principe a cui Milito deve, per analogia, il soprannome, parla al quotidiano argentino Ole delle possibilità di ritorno del Pipita e di Falcao, di cui si parla con altrettanta insistenza. “Dipende da chi vuole tornare – ha detto -, un club può provare di tutto ma ci sono aspetti in cui conta soprattutto la volontà dei calciatori“.
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