Il Governo fa chiarezza su alcuni punti del decreto che entrerà in vigore il prossimo 4 maggio
Diversi sono stati i dubbi sorti al termine della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte di domenica scorsa. Il termine che ha creato maggiori dibattiti è stato il seguente: ‘congiunti‘. Cosa si intende per congiunti? Chi credeva di trovare una risposta nel Codice civile è rimasto deluso. All’interno della nostra codificazione, infatti, tale vocabolo non compare. Nel Titolo V, quando si parla di gradi di parentela, si utilizza la parola ‘parenti’, con tutte le sue specificità (in linea retta e collaterale). Si parla perfino di ‘affinità’ per indicare il legame di parentela tra il coniuge e i parenti dell’altro coniuge. Ma di congiunto neanche l’ombra. Così, dopo giorni di accese discussioni, ecco arrivata la risposta. In serata, il Governo ha pubblicato le tanto attese FAQ (Frequently Asked Questions), offrendo ai cittadini le opportune delucidazioni.
Nelle FAQ pubblicate sul sito di Palazzo Chigi viene specificato che quando si parla di congiunti, si fa riferimento a: coniugi, partner conviventi, partner delle unioni civili, persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, a parenti fino al sesto grado (per esempio, i figli dei cugini tra loro) e agli affini fino al quarto grado (come i cugini del coniuge).
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Gli spostamenti consentiti
Risolta la questione legata al significato da attribuire al termine ‘congiunti’, non rimane che fare chiarezza sugli spostamenti. Quali spostamenti saranno consentiti a partire dal 4 maggio? In questo ambito le novità sono poche. Il nuovo Dpcm, infatti, prevede che sarà consentito uscire di casa solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità e per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Chi vorrà andare a trovare i propri ‘congiunti’ (vedi sopra per definizione), dunque, potrà farlo solo se spinto da una ragione di stretta necessità, e dovrà farlo rispettando il divieto di assembramento, mantenendo un distanziamento interpersonale di almeno un metro e utilizzando le apposite mascherine.
E per chi si sta chiedendo se sia possibile uscire per andare a fare una passeggiata, beh, la risposta è no. O meglio, la passeggiata è concessa solo se motivata da una ragione di necessità (per esempio, andare a fare la spesa, acquistare giornali, andare in farmacia, recarsi in uno degli esercizi commerciali aperti o acquistare beni necessari per la vita quotidiana). Scontato dire che chi ha sintomatologie quali febbre (superiore a 37,5 C°) o infezioni respiratorie, dovrà rimanere a casa, limitando al massimo i contatti con le altre persone.
I genitori potranno portare i propri figli in parchi, ville e giardini pubblici, sempre nel massimo rispetto del divieto di assembramento e della distanza minima di sicurezza di un metro. Sarà concesso anche far visita ai propri defunti nei cimiteri, purché si rimanga nella propria regione. Infine, sarà consentito lo spostamento tra regioni solo a coloro che dovranno rientrare presso la propria abitazione, residenza o domicilio, nonché a tutte le persone che sono spinte da esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute.
Le regole per pubblici esercizi e attività commerciali
Nell’allegato 5 del Dpcm, poi, sono presenti le linee guida che attività commerciali e pubblici esercizi dovranno rispettare a partire dal prossimo 4 maggio. Oltre al distanziamento sociale, i titolari degli esercizi dovranno garantire “la pulizia e l’igiene ambientale almeno due volte al giorno e in funzione dell’orario di apertura”. Sarà necessario poi filtrare l’ingresso della clientela: nei negozi di piccole dimensioni, le persone dovranno entrare una alla volta, mentre nei locali più grandi sarà possibile un ingresso scaglionato. I lavoratori, poi, dovranno disporre di guanti e mascherine, mentre ai clienti dei supermercati, in prossimità delle casse e dei sistemi di pagamenti, dovranno essere forniti gel igienizzante e guanti monouso.
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