Roma, class action dei piccoli investitori contro Pallotta: cessione in bilico

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Roma, class action dei piccoli investitori contro Pallotta: cessione in bilico
Roma, class action dei piccoli investitori contro Pallotta: cessione in bilico

Nuovo ostacolo nel percorso già accidentato verso la cessione della Roma al gruppo Friedkin. L’operazione, che sembrava praticamente completata prima del lockdown per il coronavirus, a questo punto rischierebbe addirittura di saltare. Un gruppo di investitori che detengono quote di minoranza della AS Roma Spv Llc, la società che controlla indirettamente il club attraverso la sussidiaria Neep Roma Holding Spa, ha fatto causa a James Pallotta.

La notizia è stata riportata dal portale specializzato in questioni legali Law 360. Sarebbero una cinquantina i soci che avrebbero avviato una class action alla Court of Chancery del Delaware. Secondo Daniel Feldman e Wyatt Gruber, che guidano l’azione legale insieme ad altre due entità in rappresentanza degli investitori, Pallotta avrebbe cercato di ridurre i benefici economici della cessione per i soci di minoranza “attraverso una transazione dichiaratamente egoista“.

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Roma, le conseguenze della class action a Pallotta

Roma, le conseguenze della class action a Pallotta
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I soci, rappresentati dall’avvocato Rishi Bhandari, hanno accusato “Pallotta e i suoi alleati” di aver retroattivamente alterato le condizioni dei prestiti che avevano con la società. Quei prestiti sarebbero stati ridefiniti in una nuova classe, con una Liquidation Preference che hanno definito “ingiustificatamente alta“. Secondo i querelanti, in questo modo, loro avrebbero ricevuto una cifra più bassa in cambio delle quote di partecipazione in caso di vendita della società. Accuse che Pallotta ha respinto, definendole infondate.

Secondo il portale Law 360, inoltre, se la cessione al gruppo Friedkin dovesse comunque concretizzarsi, non è escluso che si completi per un prezzo più basso rispetto ai 700 milioni di cui ancora si parlava lo scorzo marzo. Le conseguenze del coronavirus, scrivono gli analisti Usa, potrebbero far scendere il valore della società fino a una cifra compresa tra i 500 e i 600 milioni.

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