Un ex giocatore svela un retroscena che ha visto come protagonista José Mourinho: “Disse che ero mentalmente ritardato”
Non ci sono dubbi: José Mourinho è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. Con 25 trofei in bacheca, il portoghese si trova dietro ai soli Guardiola (27), Lobanovsky (27), Lucescu (34) e Ferguson (49). Lo Special One ha iniziato la sua ascesa alla guida del Porto. In soli tre anni, Mourinho è riuscito a potare i Dragoni sul tetto d’Europa. Dopo aver vinto 3 campionati portoghesi, 2 Coppe del Portogallo e una Coppa Uefa, nel maggio del 2004, l’ex allenatore dell’Inter ha guidato il Porto alla conquista della seconda Champions League della sua storia (la prima è stata vinta nella stagione 1986/87, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni). Un palmares di tutto rispetto.
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Mourinho, il retroscena di Candido Costa
Durante gli anni trascorsi al Porto, Mourinho ha avuto modo di allenare un giovane e promettente terzino sinistro: Candido Costa. Sotto la sua guida tecnica, il portoghese ha collezionato appena 33 presenze e 3 gol. Troppo poco per un giovane esuberante che aveva voglia di mettersi in mostra. Così, nell’estate del 2003, il giocatore ha deciso che era arrivato il momento di cambiare aria. Durante un’intervista rilasciata ai canali ufficiali del Porto, Candido Costa ha raccontato l’accaduto: “ho incontrato Mourinho e gli ho detto di farmi andare via. Ha detto: ‘Puoi solo essere ritardato mentalmente’. Io volevo giocare perché avevo disputato due buone stagioni al Porto e ho pensato che fosse un momento decisivo per la mia carriera. Alla fine me ne sono andato e quando sono tornato Mourinho era già andato al Chelsea”.
A distanza di anni, Candido Costa, probabilmente, non lo rifarebbe: “Sono stato stupido. Ero molto amato dai fan, ho avuto questo privilegio. E ho avuto un ruolo importante nell’U21 portoghese, ma ho giocato pochissimo al Porto”.
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