A 17 anni, il primo maggio 2005, Leo Messi segnò contro l’Albacete il primo gol della sua straordinaria carriera con la maglia del Barcellona
Quindici anni fa, il primo maggio 2005, iniziava la leggenda di Lionel Messi. Al Camp Nou, oltre 90 mila spettatori riempiono le tribune per una partita che dovrebbe essere scontata. Il Barcellona di Ronaldinho, Iniesta, Eto’o, in testa dalla sesta giornata di campionato, affronta l’Albacete ultimo, che ha perso 10 delle ultime 11 partite nella Liga
Gli ospiti impostano una tattica che più difensiva non si può. Ma dopo otto cartellini gialli e 66 minuti di attacchi frustrati, il Barcellona passa con Eto’o. Il gol solleva il morale dei blaugrana, eliminati dal Chelsea in Champions League un paio di mesi prima, che sentono addosso il fiato sul collo del Real Madrid, secondo in campionato. Nel finale, Frank Rijkaard decide di sostituire Eto’o, che non la prende affatto bene e sparisce in spogliatoio. Entra il giovane Leo Messi, il diciassettenne argentino di cui tutti parlano. Ha tre minuti più recupero per mettersi in mostra. Basteranno.
Ne passa uno e mezzo, quando Ronaldinho salta cinque avversari e gli consegna il pallone del 2-0: gol per tutti, ma non per il guardalinee che segnala fuorigioco. Una decisione davvero al limite. Ma un minuto e mezzo dopo i difensori Galvez Burgos Gaspar e Garcia Iniguez Agus di nuovo stringono verso Ronaldinho che li scavalca con un pallonetto e serve Messi. La “Pulga” di sinistro scavalca il portiere Valbuena, uscito al limite dell’area. Il Camp Nou scopre la sua nuova stella.
Quel Barcellona, che aveva in rosa anche Ludovic Giuly, Demetrio Albertini e Thiago Motta, conquisterà il titolo in campionato a sei anni dall’ultima volta. Rijkaard mette le basi per la costruzione dell’era Guardiola. L’anno successivo, infatti, i blaugrana vinceranno Liga, Supercoppa e Champions League.
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Messi, i record a Barcellona
Messi diventerà l’uomo simbolo della squadra che si professa “più di un club”. Curiosamente, proprio nella ricorrenza della prima rete, il primo maggio 2019, con la doppietta nella semifinale di andata di Champions League contro il Liverpool, l’argentino ha segnato il suo gol numero 600 con la maglia blaugrana. Tradotto, significa che dal 2005-06 ha mantenuto una media superiore alle 40 reti a stagione, comprese tutte le competizioni. Ha toccato quota 73 nel 2011-12, la sua stagione più prolifica di sempre, di cui 50 solo in campionato.
Ne ha segnate 627 per il Barcellona in 718 partite, suddivise tra Liga, Champions, Coppa del Re e Supercoppa spagnola, Mondiale per club e Supercoppa Europea.
In bacheca, vanta dieci campionati spagnoli, sei Coppe del Re, otto Supercoppe nazionali, quattro Champions League, tre Supercoppe Europee e tre Coppe del mondo per
club.
Unico ad aver vinto ben 6 volte il Pallone d’Oro (2009, 2010, 2011, 2012, 2015 e 2019), Messi è anche il solo calciatore capace di realizzare una cinquina in una partita della fase a eliminazione diretta di Champions League, nel ritorno degli ottavi di Champions 2011-2012: 7-1 al Bayer Leverkusen. Contro un’altra squadra tedesca, il Borussia Dortmund, Messi è diventato anche il giocatore in gol contro il maggior numero di squadre in Champions, 34. Ne è passata di strada da quel pallonetto all’Albacete di quindici anni fa.
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