Ai microfoni di Sky Sport, Suso è stato protagonista di una lunga e interessante intervista in cui ha toccato diversi temi: dal legame con la città di Milano, alle ragioni che lo hanno spinto a scegliere Siviglia, passando per il rapporto con Higuain e diversi retroscena di mercato
L’avventura di Suso con il Milan non è finita nel migliore dei modi. Dopo una prima parte di stagione poco brillante, a gennaio, lo spagnolo ha deciso che era arrivato il momento di cambiare aria. Così, quando si è presentata l’opportunità di approdare al Siviglia, il 26enne di Cadiz non ha esitato, accettando l’offerta. “Negli ultimi mesi, la situazione al Milan non era bella, c’era confusione. Abbiamo cambiato tanti allenatori, dirigenti e anche la proprietà. Ho avuto la possibilità di venire al Siviglia e l’ho sfruttata”, ha raccontato Suso ai microfoni di Sky Sport.
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Suso: “Milano è la mia città. Mi dispiace che i tifosi..”
Anche se negli ultimi mesi trascorsi a Milano, il rapporto con i tifosi non era dei migliori (il giocatore è stato spesso fischiato, venendo additato per il suo scarso impegno), il legame con la città lombarda è ancora forte: “Ho sempre detto che Milano è la mia città dove sono cresciuto, sono diventato un grande giocatore e in parte è grazie al Milan. Sono e sarò sempre legato a quella città e al club. I tifosi con me sono sempre stati fenomenali ma negli ultimi 6 mesi, dove le cose non sono andate bene, mi dispiace che si siano dimenticati di tutto quello che ho fatto per il Milan anche se le cose non andavano bene in tutto il club”.
Suso ha svelato che in passato è stato vicino ad altre squadre italiane: “È vero che all’epoca della Roma avevo parlato con Monchi ma nulla di serio”. I giallorossi, però, non furono l’unico club interessato al giovane talento spagnolo. Quando sulla panchina nerazzurra sedeva Luciano Spalletti, anche l’Inter si fece avanti: “È vero che c’era stata un’offerta, ero stato molto vicino perché Spalletti aveva parlato con me e mi voleva all’Inter. Era una squadra che giocava molto bene con un modulo interessante e adatto alle mie caratteristiche”. Tuttavia, Suso non se la sentì di fare un simile sgarbo ai tifosi rossoneri: “Mi dispiaceva cambiare squadra, passare dal Milan all’Inter perché ero legato al Milan.”
Sul futuro, lo spagnolo ha detto: “Non si sa mai nel calcio quello che potrebbe succedere. Sono molto contento di stare qui, credo che i grandi giocatori debbano giocare la Champions League. Con il Milan non siamo mai riusciti a giocarla, abbiamo sempre giocato l’Europa League e quindi ho il desiderio di giocare questa competizione con il Siviglia”. Al momento il giocatore è in prestito al Siviglia. Nel caso in cui il club andaluso dovesse qualificarsi in Champions League, il riscatto diverrebbe obbligatorio.
Durante la sua avventura al Milan, Suso ha avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio con un grande campione: Gonzalo Higuain. Lo spagnolo ha definito il Pipita una persona simpatica e sensibile: “Avevamo un rapporto molto bello. Era uno dei più simpatici nello spogliatoio e anche molto sensibile. Quando abbiamo iniziato a non giocare bene e gli hanno iniziato a mettergli pressione ha sofferto perché come dicevo lui è molto sensibile. Ci sentiamo ancora ogni tanto”.
Montella o Gattuso? Suso non si è sbilanciato: “Montella era una persona con cui mi trovavo benissimo perché parlava poco e lasciava lavorare tranquillamente, quel tipo di allenatore mi piace molto. Gattuso era molto diverso da Montella, ho un rapporto bellissimo con lui perché prima era una persona e poi un tecnico. Anche con quelli che giocavano poco aveva un rapporto bellissimo e questo mi piaceva tantissimo di lui. E’ una delle migliori persone che ho trovato nel calcio.”
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