Il medico della Fifa D’Hooghe è perplesso sulla ripresa del campionato di Serie A: “Bisogna evitare il ritorno del virus, per questo non si dovrebbe tornare a giocare prima di settembre, o al massimo la fine di agosto”
Il mondo dello sport, ma anche quello della scienza, si divide sull’opportunità o meno di far ripartire il calcio: Pochi i favorevoli, a dirla tutta. Molti di più i contrari. Michel D’Hooghe, uno dei membri del Comitato medico della Fifa, ha parlato sulle pagine de “Il Mattino” in merito alla ripresa del campionato di Serie A. Secondo D’Hooghe il calcio non dovrebbe tornare prima della fine di agosto o l’inizio di settembre, per la tutela della salute degli atleti e addetti ai lavori.
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Serie A, il medico della Fifa: “Ingiusto far diventare il calcio una priorità”
Scartata, secondo il medico, la possibilità di riprendere entro fine maggio o inizio giugno è da scartare. “Sono scettico – spiega D’Hoonghe – il calcio non può diventare un’emergenza mondiale, tanto da dover accelerare i tempi. Non si fa con il lavoro, con il vaccino, perché si deve mettere il calcio come priorità assoluta? Se c’è una priorità è evitare il ritorno del virus, che purtroppo non è impossibile. Invece di cercare di far partire il calcio prima possibile bisogna essere prudenti, perché si tratta di vita o di morte”. Così il medico belga: “Le minacce dei club e dei ricorsi non possono intimorire chi deve prendere decisioni. Il calcio è sicuramente un potenziale veicolo di infezione e deve ripartire quando le garanzie di sicurezza saranno maggiori dei rischi. Ad oggi sicuramente non è così: è ancora presto. Serve una ripartenza molto graduale e circostanziata, cosa impossibile da fare in una partita di calcio professionistico”.
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