L’allenatore della Roma Paulo Fonseca protesta contro i provvedimenti del Governo, che vietano ai calciatori di allenarsi nelle sedi delle società, anche da soli. “Invece, lo consentono nei parchi che sono sempre affollati”
L’allenatore della Roma Paulo Fonseca manifesta il suo disappunto per i provvedimenti del Governo, che vietano ai calciatori professionisti di potersi allenare in sede: anche se da soli. Una scelta che di fatto blocca e rimanda la ripresa dei lavoro dei giocatori, alimentando ancora incertezze sulla ripresa del calcio. “Io dico che il calcio avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti – spiega l’allenatore giallorosso Fonseca – non capisco perché non si può fare un allenamento a Trigoria, dove si può lavorare in sicurezza. Invece è permesso correre in un parco pubblico pieno di persone. Nella nostra sede abbiamo tre campi, che sono molto più sicuri di un parco. C’erano le condizioni per riprendere gli allenamenti”.
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Roma, Fonseca: “Il calcio può riportare allegria nella nostra città”
Il tecnico giallorosso Fonseca spinge per la ripresa degli allenamenti: “E’ molto importante ricominciare – ha spiegato il tecnico portoghese – può essere un modo per alleviare il malessere social. Con la Roma che gioca la città è più allegra, ma non bisogna dimenticare i veri problemi che ci sono. Qui c’è un grande affetto intorno alla squadra e io sono orgoglioso della funzione sociale che ha il nostro club. C’è un bel legame tra le persone e la squadra, questo è il risultato più importante”.
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