Il CONI ha consegnato al Governo un protocollo scientifico per la ripartenza dello sport in sicurezza. Nel lungo documento, redatto dal Politecnico di Torino, sono comprese anche le attività di squadra come il calcio, che dovranno seguire norme più rigide perché considerate più a rischio.
Il mondo dello Sport italiano prova a ripartire. Dopo l’apertura del governo agli allenamenti individuali, a partire dal 4 maggio, il CONI ha consegnato un protocollo scientifico allo stesso ministro Spadafora. Il documento di oltre 400 pagine, scritto da esperti del Politecnico di Torino, è pensato per mettere in sicurezza ogni disciplina in caso di ripresa. Tra queste è compreso anche il calcio che, come tutte le altre attività di squadra, è considerato a medio-rischio contagio e dovrebbe rispettare norme più severe.
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Come riporta l’agenzia ANSA, gli allenamenti degli sport di squadra sono prescritti a gruppi chiusi, con l’adeguata distanza di sicurezza e senza la possibilità di correre in linea. In vista delle partite invece sarebbero obbligatori i tamponi 48 ore prima e l’utilizzo delle mascherine in panchina. Queste sono norme generali in un momento ancora di crisi, prima di specificare meglio ogni singolo sport in caso di vera e propria ripresa che, come sottolineato a fine rapporto, appare ancora lontana…
Al contrario gli sport individuali possono sperare in una ripartenza più rapida sempre con diverse accorgimenti. Tra le principali novità nel tennis si potrebbe giocare con gli occhiali, per evitare contatto occhi-mani, con palline personali e senza andare entrambi a rete. Durante gli allenamenti invece si chiede di rispettare la giusta distanza tra il maestro e l’atleta. Poche novità invece nella barca a vela (basta lavare le mani) e il tiro con l’arco (stare più lontani possibili), mentre è più difficile regolamentare il judo e lo scherma che in qualche modo obbligano un contatto ravvicinato con un’altra persona.
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