Lotito si scaglia contro le modalità di ripresa dello sport italiano illustrate dal Governo nell’ultimo DPCM. Il patron della Lazio spiega nel dettaglio le sue perplessità riguardanti l’attuabilità nel nostro calcio.
L’ipotetica ripresa della Serie A anima il dibattito da settimane, uno dei primi promotori per la ripartenza delle ostilità fu proprio Claudio Lotito. Il patron della Lazio venne aspramente criticato nel recente passato per alcune sue prese di posizione. Adesso il presidente biancoceleste attacca il Governo, esprimendo un certo disappunto per le modalità di ripartenza dello sport italiano.
Lotito attacca il Governo: “DPCM illogico”
Consentire ai praticanti di altri sport di potersi allenare individualmente nei centri sportivi, mentre i partecipanti degli sport di squadra non lo possono fare sarebbe, secondo Lotito, alquanto illogico. Stavolta il patron della Lazio incontra anche il favore di AIC: “Se il calcio non dovesse partire avremmo danni gravi, irreparabili, per centinaia e centinaia di milioni. Quel DPCM è illogico: un giocatore di sport individuale si può allenare nei centri sportivi, quelli che praticano sport di squadra non si potranno allenare. Troveremo Immobile e Dzeko a Villa Borghese, Insigne sul lungomare Michelangelo. La cosa è assurda”, ha dichiarato.
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Parole forti che non risparmiano certo amare considerazioni. La piega che sta prendendo questa stagione è assai ostica. Più complessa della pandemia è la serie di pareri discordanti fra le parti in causa. Tutta la querelle, comunque, andrà risolta in tempi relativamente brevi dal momento che si dovrà – in un modo o nell’altro – trovare il bandolo di questa matassa. Altri campionati hanno già detto basta. In Italia vige ancora una fase di stallo, quest’impasse fin quando sarà possibile e accettabile? La risposta potrebbe andare oltre ogni ipotetica previsione.
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