L’amministratore delegato della Serie A, De Siervo, lancia l’allarme: “Se il calcio italiano dovesse fermarsi c’è il rischio di perdere i nostri campioni a costo di saldo”
Il calcio italiano sta facendo tutto per riorganizzarsi e ripartire: eppure, la decisione finale spetterà soltanto al Governo. Ma intanto, dalla Serie A si levano gridi di dolore sull’ipotesi di un calcio che possa fermarsi definitivamente. Lo fa presente l’amministratore delegato della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, che a Repubblica mette tutti in guardia: “Non giocare più e interrompere definitivamente i campionato sarebbe un grande rischio – avverte il dirigente – perché il calcio italiano diventerebbe un vero e proprio terreno di conquista per i club stranieri, che spesso sono maggiormente attrezzati economicamente dei nostri”.
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“Col calcio fermo assalto dei club stranieri ai nostri campioni”
“Il rischio – spiega De Siervo – è che possa esserci un vero e proprio assalto ai nostri campioni, che andrebbero via e sarebbe ceduti a costo di saldo. Qualcosa che non possiamo accettare, sarebbe un enorme danno per tutto il sistema”, ha concluso il dirigente. La Serie A, che con la Figc ha presentato il protocollo per la ripresa, aspetta l’ok del Governo per riprendere gli allenamenti: quelli collettivi potrebbero ripartire il 18 maggio, mentre quelli individuali dovrebbero cominciare a partire dal 4 maggio.
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