Kim Jong Un, leader massimo della Corea del Nord, sarebbe morto in seguito a un’operazione al cuore. Nessuno conferma ufficiale né smentita finora da parte del regime.
Prosegue il mistero sulle condizioni di salute di Kim Jong Un. Il leader-dittatore della Corea del Nord sarebbe morto. La notizia non è ufficiale ma più fonti concordano sul fatale epilogo che sarebbe sopraggiunto in seguito a un’operazione al cuore.
Da giorni aleggia il mistero sulle condizioni di salute di Kim. L’assenza alla parata nazionale per ricordare il nonno Kim Il Sung aveva insospettito e non poco e da allora sono iniziate, insistenti, le indiscrezioni: ha iniziato TMZ, sito Web americano di gossip, che avrebbe asserito come il leader non si vedesse in pubblico da qualche tempo. A sostegno della tesi di una presunta dipartita anche la mancata attività da Pyongyang e il rilascio di nuove dichiarazioni.
Successivamente, ad alimentare la tesi della morte, la presunta notizia di un misterioso aereo con a bordo un’equipe medica diretta in una delle ville bunker di proprietà del leader nordcoreano. Riguardo quest’ultima indiscrezione, che si sarebbe verificata lo scorso 12 aprile, non sono arrivate smentite. Tuttavia, un grido alla bufala arriva forte e chiaro da parte del Presidente USA Donald Trump: “È una fake news – precisa l’americano – sta bene”. La vicenda, comunque, si infittisce: c’è addirittura chi penserebbe già al sostituto alla guida del Paese: salgono le quotazioni della sorella minore del leader, Kim Yo Jong dalla spiccata ambizione. Dote comune in famiglia.
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A corroborare, infine, questa ipotesi arriva Francesco Scisci, sinologo con cattedra universitaria a Pechino: “Che io sappia è già morto – rivela – è solo questione di capire quando daranno l’annuncio. Potrebbero volerci anche mesi”, ha specificato all’Adnkronos. Insomma, tre indizi potrebbero fare una prova. Ufficialmente non c’è ancora nessuna conferma sulla dipartita del leader, tutto è ancora da stabilire. Una giornalista cinese, Qing Feng (nipote dell’ex Ministro degli Esteri Li Xhaoxing), però, asserisce di avere fonti molto solide che confermerebbero la morte di Kim. In un post sulla piattaforma cinese Weibo afferma che le autorità di Pyongyang starebbero solo temporeggiando prima di comunicare la ferale notizia. Le tessere di questo mosaico, fra mancati riscontri e supposizioni articolate, cominciano a comporre un disegno ben preciso ed è tutt’altro che rassicurante.
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