Nonostante gli sforzi della Figc per far ripartire il calcio, esiste il rischio che il campionato possa interrompersi qui, come accaduto già in Belgio e in Olanda. Sono molteplici gli scenari possibili, alcuni inaspettati
Il calcio fa di tutto per ripartire: quella del presidente della Figc Gabriele Gravina è diventata una vera e propria battaglia. Si spinge per la ripresa degli allenamenti, a metà maggio al massimo, ma ciò non vuol dire che il campionato riprenderà. Da questo punto di vista il Governo è stato chiaro: senza tutte le garanzie sanitarie le autorizzazioni non arriveranno. Ecco perché serve un “piano B”, che prevede anche lo stop definitivo ai tornei. Intanto la Federazione ha posto – su indicazione della Uefa – il 2 agosto come termine della stagione. Bisogna utilizzare 13 finestre per i recuperi. 12 partite delle giornate che mancano (dalla 27esima in poi) più 5 recuperi della 25esima giornata.
Ma cosa succede se il campionato dovesse interrompersi? Ad oggi l’ipotesi più forte è la cristallizzazione della classifica: tutto rimane fissato come è oggi (anche se c’è una giornata incompleta) e si guardarebbe ai piazzamenti in classifica. Quindi niente soluzioni come il ranking Uefa o meriti sportivi. Proprio per ovviare al problema della giornata incompleta, bisognerebbe fare una media punti. La decisione finale spetterà al Consiglio Federale. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, ci sarebbe, però, un forte dubbio. Anzi due: il primo riguarda i recuperi delle partite che non sono state giocate. C’è, quindi, una giornata disputata per metà.
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Serie A allo stop definitivo: c’è il problema di una giornata incompleta. Le soluzioni
Il secondo problema riguarda l’attuale piazzamento di Verona e Milan, che non consente una risposta chiara sul piazzamento europeo. Il Milan è ancora in corsa in Coppa Italia e potrebbe qualificarsi direttamente ai gironi di Coppa Italia. Per questo motivo bisognerà deciderà: se la Figc (come probabile) non utilizzerà i criteri del merito sportivo, dovrebbe utilizzare un quoziente punti/partite, dividendo i punti fatti per le gare giocate. In questo modo la classifica finale sarebbe: Juventus (2,42 punti media, piazzamento in Champions League), Lazio (2,38, Champions League), Inter (2,08, Champions League), Atalanta (1,92, Champions League), Roma (1,73, Europa League), Napoli (1,5, Europa League) e Hellas Verona (1,40, Europa League).
Il Verona, però, ha una gara in meno: quindi con il quoziente punti di media andrebbe sopra al Milan: rossoneri che sarebbero superati anche dal Parma, ma il Verona sarebbe comunque davanti. L’altra ipotesi è di fermare tutto alla 25esima giornata, quindi senza contare la “mezza” 26esima. In questo caso il Milan chiuderebbe al settimo posto davanti al Verona. E poi c’è la Coppa Italia: la settima in classifica si qualificherebbe in Europa League solo se quel posto non viene assegnato alla vincente della Coppa Italia. Torneo che teoricamente andrebbe completato. Se il Milan dovesse vincere la coppa andrebbe direttamente ai gironi, facendo “retrocedere” il Napoli ai preliminari. Il Verona, di conseguenza, sarebbe fuori dall’Europa.
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