Prosegue la diatriba sulla possibile ripresa della Serie A. Il Presidente di AIC, l’ex centrocampista della Roma, Damiano Tommasi fa il punto della situazione: una disamina coerente e senza allarmismi.
Continua la disputa circa la possibile ripartenza della Serie A, due poli principali per altrettante scuole di pensiero: quella del Governo, che chiede calma prima di dar luogo a decisioni affrettate e – nel frattempo – parla di aperture graduali per un progressivo “ritorno alla normalità” e quella della Federazione che chiede (Gravina in primis) una ripartenza del sistema calcio per evitare possibili ripercussioni irreparabili dal punto di vista economico.
Acceso il dibattito sulla Serie A, la disamina di Tommasi
Nel mezzo sta la virtù, dicevano i latini, punto che si dovrà – il prima possibile – raggiungere con il benestare di tutti: decisione unanime per evitare scontenti ed aspre diatribe. Il fine ultimo è trovare una soluzione che non comprometta l’equilibrio sociale.
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Se si dovesse arrivare a una sospensione del campionato, Tommasi – Presidente di Assocalciatori – non drammatizza: “L’assegnazione dei titoli non è una tragedia, il vero dramma adesso sono i morti”, spiega al settimanale “Chi”, ponendo successivamente l’accento sull’importanza del parere scientifico: “In casi scabrosi e particolari come quello che stiamo vivendo diventa importante affidarsi alla scienza, sono stato il primo a dirlo e lo ribadisco. La speranza è tornare a giocare, anche se i tempi restano incerti e lunghi. Prima va garantita la sicurezza di tutti”, ha concluso il massimo esponente di AIC ed ex calciatore giallorosso.
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