Il calcio continua a lavorare per la ripresa della stagione. Il 4 maggio s’ipotizza la ripresa degli allenamenti, il 31 possibile ritorno in campo con le semifinali di ritorno di Coppa Italia. I primi di giugno il campionato
La Federcalcio aspetta il via libera dal Governo per ripartire, dopo aver presentato il protocollo redatto dalla commissione medica. Di questo ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it il professor Antonio Spataro, Direttore Sanitario dell’Istituto di Medicina dello Sport del Coni ed ex medico sociale della Roma
Professore, il protocollo della Figc lo ritiene completo?
“Sostanzialmente sì. Ai test ordinari legati agli atleti si sono aggiunti quelli connessi con il Covid-19, tipo esami sierologici, tamponi. Rispetto agli atleti che sono stati positivi e poi guariti, bisogna approfondire molto l’aspetto cardiaco e polmonare”.
Quale potrebbe essere la criticità legata a questo documento?
“Sicuramente trovare i tamponi perché i giocatori sono tanti e a questi bisogna aggiungere tutte le persone che ruotano attorno ad una squadra. Il problema oltre che di disponibilità è di natura etica. Se i cittadini normali e quelli a rischio come gli operatori sanitari non riescono a fare i tamponi, come li giustifichiamo per i calciatori?”.
Il calcio è uno sport di contatto. Il rischio contagi è più elevato rispetto ad altre discipline?
“Non credo. Stabilito che i calciatori sono esenti dal virus non c’è problema. Sono di fatto messi in quarantena con il ritiro permanente estremamente controllato”.
Nel caso in cui si verificasse un contagio cosa accadrebbe? Tempo fa il presidente federale Gravina disse che si bloccherebbe tutto…
“Non credo. Io credo che si debba immediatamente isolare il soggetto positivo e sottoporlo ad una sorveglianza particolare. Gli altri ovviamente sarebbero sottoposti a tampone”.
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Serie A, ESCLUSIVO Prof. Spataro su ripresa stagione, infortuni muscolari e condizionamento psicologico
A prescindere dal discorso Coronavirus, quali sono gli altri rischi per i calciatori che riprenderebbero dopo tanto tempo?
“Problemi muscolo-scheletri. La pausa cui sono stati costretti ha ridotto molto la capacità cardio-respiratoria dell’atleta e il tono muscolare. E’ più facile subire lesioni muscolari, ma il club hanno preparatori atletici bravi”.
Ripresa degli allenamenti il 4 maggio, alla fine del mese il ritorno in campo. Sono date plausibili?
“Il presidente Gravina ha indicato queste date quindi c’è quasi un mese di tempo per ricondizionare gli atleti e riportarli ad uno stato di forma ottimale. Praticaemnte ci sarà una nuova preparazione atletica”.
Crede che qualche giocatore possa essere condizionato psicologicamente nel ritornare in campo in una situazione comunque di emergenza rispetto al Coronavirus?
“Qualcuno sicuramente può soffrire di più sotto questo aspetto. In generale però parliamo di atleti d’alto livello, hanno un grosso equilibrio mentale e sono spinti anche dalle motivazioni”.
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