Serie A pronta, eventualmente, a ripartire. Non tutti, però, sono d’accordo. Otto squadre pronte ad opporsi qualora dovessero riprendere le attività agonistiche.
Mentre si alternano i pareri e le posizioni circa una possibile ripresa del campionato di Serie A, con l’avvicinarsi dell’incontro fra Governo e FIGC, alcune squadre esprimono la loro perplessità circa una ripartenza del campionato. Il Coronavirus ha destabilizzato un Paese e un sistema sportivo oltre che calcistico, ma qualcuno ha timore più di altri. Soprattutto in termini di possibili ricadute ed eventuali contagi di ritorno.
Serie A nel caos: sette squadre dicono no alla ripresa
In definitiva, otto sono i club contrari alla ripresa delle attività agonistiche nella Massima Serie e lo rendono noto attraverso un comunicato dove esprimono in toto il loro scetticismo oltre ad una comprovata riluttanza qualora si dovesse propendere verso una “assenso” unanime.
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“L’assunzione del rischio di un fatto non più imprevedibile potrebbe ricadere sul club che si è assunto il rischio di prosecuzione pur in presenza di un rischio incalcolabile”, si legge nella nota ufficiale presentata alla vigilia dell’assemblea della Lega Serie A. Stando a quanto riporta l’Adnkronos, le sette squadre contrarie sarebbero , Spal, Brescia, Torino, Sampdoria, Udinese, Bologna e Fiorentina. In ballo c’è anche – ancora da chiarire – la questione dei contratti in scadenza al 30 giugno, senza contare quella relativa ai prestiti con diritto e obbligo di riscatto.
Inizialmente tra le squadre contrarie era coinvolto anche il Parma che ha poi smentito le indiscrezioni della serata con un comunicato in cui si ribadisce la volontà del club di riprendere la stagione in base alle decisioni federali e governative.
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