Bendtner, da bad boy a influencer: la nuova vita del bomber

Dopo una carriera di rimpianti e notti brave, Nicklas Bendtner ci prova come influencer e lancia una sua linea di abbigliamento.

Bendtner, da bad boy a influencer: la nuova vita del bomber
Bendtner, da bad boy a influencer: la nuova vita del bomber

Una vita e una carriera al limite. Una storia che ha sintetizzato in una biografia dal titolo eloquente, “Both sides”. Due lati. E’ la storia di Nicklas Bendtner, che in Italia ha giocato nella Juventus, il cui lato oscuro ha fatto ombra al principale.

I suoi ricordi migliori restano legati all’Arsenal, con cui ha giocato 171 partite e segnato 47 gol negli anni della costruzione dell’Emirates Stadium. Wenger ha puntato molto sul danese, Bendtner però l’ha ripagato solo parzialmente.

Negli ultimi anni a Londra fa più notizia per la vita notturna e una rissa con il compagno di squadra Emmanuel Adebayor nel 2008. Tre anni dopo passa al Sunderland. Qui segna otto gol e si fa arrestare insieme a Lee Cattermole per danni a diverse auto a Newcastle.

E’ comprimario nella Juventus che vince lo scudetto nel 2013 e inizia la sua discesa. Va al Wolfsburg ma comincia a saltare gli allenamenti. Fallisce, tenta con il Nottingham Forest, nella seconda divisione inglese, e con il Rosenborg. Qui segna 35 reti in 86 presenze. Ma l’elenco delle sue sregolatezze si allunga.

Una vita di controversie

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Bendtner ha festeggiato mostrando mutande con il logo di un’agenzia di scommesse nel 2012 in nazionale. A marzo del 2013 chiede alla Juve un permesso per infortunio ma lo arrestano a Copenhagen mentre guida contromano: gli ritirano la patente e lo multano per 114 mila euro. Nel 2018 è stato arrestato a Copenaghen per aver rotto la mascella ad un altro tassista.

Gli episodi nella biografia di Bendtner

Dalle foto nudo alla bizzarra gestione dei profili social, Bendtner non ha nascosto praticamente nulla in Both Sides. Ha raccontato delle ragazze che prenotavano le stanze negli alberghi dove alloggiano i calciatori durante i raduni della nazionale, anche se gli ex compagni Peter Moller e Jon Dahl Tomasson hanno smentito.

Con Tomasson, ha scritto, ha avuto rapporti difficili. Ha incolpato l’ex Milan per la sua esclusione dalla fase finale dei Mondiali di Russia 2018, l’ha accusato di essere geloso e di criticarlo alle spalle. Ma ha anche rivelato di essersi ubriacato prima di debuttare in nazionale tanto che gli amici hanno dovuto accompagnarlo a casa in una carriola.

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“Lord Bendtner” l’influencer

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Da calciatore, si fa chiamare “Lord”. E ha scelto questo stesso nome per la sua nuova linea di abbigliamento che pubblicizza anche attraverso il suo profilo Instagram. Di recente, ha sfoggiato una maglia griffata e una salopette Louis Vuitton, realizzata in collaborazione con Supreme. Che la promozione fosse volontaria o meno, i vestiti mostrati nella foto valgono oltre 2500 euro. E le vendite sono andate particolarmente bene.

Bendtner vende la villa di Trondheim

Nelle ultime settimane, Bendtner sta provando a vendere la sua villa da 553 metri quadri per poco più di 1,5 milioni di euro, secondo il quotidiano danese Ekstra Bladet. Tuttavia, vista l’emergenza coronavirus, non sarà possibile organizzare le visite nella maniera tradizionale.

Bendtner ha acquistato la villa nel 2017, quando ha firmato per il Rosenborg. Aveva già tentato di venderla all’inizio dell’anno successivo perché disturbato dai droni che disturbavano la sua privacy. E ora ci riprova.

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