Se i campionati dovessero essere annullati per via dell’emergenza Coronavirus, qualcuno potrebbe rimetterci maggiormente. I principali record a rischio di quest’anno.
“Nel calcio contano i numeri”, l’ha ammesso Cristiano Ronaldo qualche tempo fa in un’intervista dove ricordava quanto per lui contassero le statistiche. Il mondo del pallone non gira attorno ad un pallottoliere ma i numeri, in effetti, possono fare la differenza non soltanto in fatto di calciomercato.
La cifra (stilistica) di un campione è possibile dedurla anche attraverso la matematica: “Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”, potrebbe obiettare De Gregori.
Tuttavia, alcune sfumature dello sport più bello del mondo sono accentuate o messe in ombra persino grazie ai calcoli: matematica al servizio della tecnica e del talento, sarà per questo che il Daily Mail – dati alla mano – si è messo a verificare cosa potrebbero perdere i diversi campioni dal punto di vista statistico matematico qualora le stagioni dovessero fermarsi in maniera definitiva per via dell’emergenza COVID-19.
Una tabula rasa che inciderebbe su qualcuno piuttosto che altri in maniera particolare: la testata britannica fa nomi e cognomi stilando una lista di coloro che perderebbero un po’ di più rispetto a delle semplici opportunità se le stagioni calcistiche finissero anticipatamente con relativo annullamento.
Stop ai campionati: chi ci rimette di più con il possibile annullamento
In primis il Liverpool: se, infatti, la Premier League dovesse essere annullata, i Reds di Klopp direbbero addio a una mirabile cavalcata intrapresa nei mesi scorsi. La squadra di Anfield ha realizzato fin qui 82 punti. Un cammino da record, per ostinazione e qualità espressa in campo e fuori. I Reds hanno messo nel mirino addirittura il record di Guardiola che, con il Manchester City, due anni fa toccò quota cento. Inoltre, il Liverpool – in caso di annullamento – vedrebbe sfumare il titolo di campione dopo ben tre decadi di digiuno.
Restando in Inghilterra a rimpiangere questa stagione potrebbe esserci anche il Leicester – terzo al momento dello stop – che aveva realizzato la vittoria esterna più larga di sempre nella competizione: nove reti in casa del Southampton.
Un altro a soffrire, in Premier League, sarebbe sicuramente Aguero del Manchester City: il fuoriclasse aveva realizzato finora 16 reti nella competizione. Il centravanti potrebbe battere il record realizzato da uno come Henry (capace di realizzare 20 gol in cinque campionati consecutivi). L’argentino stava – prima della sospensione – cercando di agguantare la sesta volta di fila. In gioco ci sarebbe anche il primato di triplette realizzate, ancora appannaggio di Alan Shearer.
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Fra gli attaccanti “tristi” per la possibile sospensione delle ostilità c’è anche Erling Haaland. Novergese che, grazie alla sua fisicità e al suo precoce talento, è riuscito ad imporsi al meglio con il Borussia Dortmund. L’anagrafe è dalla parte del ragazzo, tuttavia 12 reti su 11 incontri disputati fra Bundesliga, Coppa di Germania e Champions League non sono semplici da bissare.
Persino Messi potrebbe storcere il naso, nonostante lui di record da conservare ne abbia già più di qualcuno, ma l’annullamento della Liga spagnola potrebbe fargli sfumare i 24 gol segnati in quest’annata che lo porterebbero a 627 reti complessive segnate con il Barcellona. Occasione per avvicinare ulteriormente il più grande di tutti: Pelé che di reti, con il Santos, ne ha segnate 643.
Risvolto amaro persino per il rivale (sportivo) della stella di Rosario. Cristiano Ronaldo, infatti, quest’anno con la Juventus era riuscito a segnare in 11 presenze consecutive in Serie A. Primato, fin qui, soltanto appannaggio di Fabio Quagliarella e un certo Gabriel Omar Batistuta. Insomma, in tutto questo bailamme più di un fuoriclasse – sotto sotto – potrebbe avere le dita incrociate affinché le attività riprendano. Perché i sogni, così come i record, sono ambiti ma possono sfumare in un attimo.
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