Simpatica diretta Instagram con Francesco Totti e Luca Toni. “Con Pallotta, non tornerò a Trigoria” dice l’ex capitano giallorosso che elogia Dybala. “Oggi è il numero 10 migliore”.
“Finché la situazione sarà questa, non metterò più piede alla Roma“. Francesco Totti parla anche del suo secondo divorzio, da dirigente dopo quello da calciatore, con la Roma e del suo rapporto con James Pallotta. Una storia tesa, finita evidentemente male, che accompagna la parte finale della diretta Instagram assieme all’ex compagno Luca Toni.
“Sarei stato contento anche non giocando, mi bastava far parte del gruppo. Il problema è che alcune persone mi dicevano che avrei deciso io e poi invece è arrivato il momento in cui mi hanno messo da parte. Ci sono rimasto male perché io per la Roma ho dato tutto, mi sarei tagliato anche una gamba…” sottolinea Totti. Ma l’ex capitano giallorosso, oggi procuratore, parla anche del suo attuale lavoro, dei calciatori che vorrebbe portare alla Roma. E ipotizza una ripresa del campionato per fine maggio.
Totti: “Porto mio figlio a Trigoria e piango”
“Non posso uscire a Roma, mi riconoscono anche con la mascherina” scherza Totti, ancora circondato dall’affetto dei tifosi che vanno sotto casa e anche dietro, spiega. In questa quarantena, sta studiando qualche giovane e coordinando il lavoro di 2-3 persone “che fanno i capi scout. In più altre in giro per l’Italia e per l’Europa. L’ultima parola spetta al padrone. Qualcosa la azzecco”.
Da calciatore, avrebbe voluto giocare con Ronaldo. “Per me è stato il più grande, ma per prenderlo avremmo dovuto fare debiti per cent’anni”. Oggi, come numero 10, ammira Dybala. “Gioca poco, ma hai visto chi ha intorno? Con tutto il rispetto, parliamo di extraterrestri. Se diventassi allenatore, li farei giocare tutti e tre“.
Toni a questo punto lancia l’amo: “Potresti farlo venire alla Roma” dice. “Tu pensi che ci voglia venire?”, si chiede Totti. Anche se potrebbe cambiare la società, e lo scenario potrebbe anche essere diverso. L’ex capitano di una cosa è sicuro: “Quando vieni a Roma però non vuoi più andare via. Roma è qualcosa di particolare, è diversa da ogni altra città”.
Lui però è andato via, ma come i grandi amori, anche il suo fa dei giri immensi ma poi ritorna. “Ogni volta che porto a Trigoria mio figlio Cristian, resto fuori dai cancelli – confessa l’ex numero 10 -. Certe volte rimango in macchina e mi viene da piangere a pensare che dopo 30 anni non posso entrarci“.
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