Lucas Ocampos ha paragonato Marcelo Bielsa al Professore della serie “La Casa di Carta”. In un’intervista a TyC Sport, ha raccontato il suo rapporto con il tecnico argentino all’Olympique Marsiglia
“Marcelo Bielsa è stato uno dei più grandi allenatori con cui abbia mai lavorato. Era il Professore de La Casa di Carta“. L’analogia conferma i legami tra il calcio e la serie, che nella terza stagione ha introdotto la figura dell’ingegner Martin, soprannominato Palermo. Ogni riferimento all’ex bomber del Boca Juniors e dell’Argentino è tutto fuorché casuale.
Ocampos, che sta trascorrendo la quarantena in Spagna, ha raccontato agli argentini di TyCSports.com il suo rapporto con Bielsa, che ha incontrato nella stagione 2015-16 all’Olympique Marsiglia. E l’ha associato al baffuto Professore, che nella Casa di carta dà l’avvio alla storia. E’ lui infatti l’ideatore della rapina da cui scaturisce la trama, e il reclutatore dei membri della squadra che agiscono vestiti di rosso con una maschera del pittore spagnolo Salvador Dalí.
“Essere allenati da Bielsa è un’esperienza unica” ha detto Ocampos, che poi sarebbe arrivato in Italia e avrebbe giocato per il Genoa e il Milan. “Non lo conoscevo prima. Quando lasciai il Monaco, il suo vice mi chiamò e mi disse che Marcelo voleva parlarmi. Ci siamo incontrati, dopo ho preso le mie cose e sono andato a Marsiglia. Ho firmato il contratto martedì e il sabato successivo avevamo una partita. E la nostra storia è iniziata“.
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Spesso, racconta Ocampos, “non avevo contatti con Bielsa dal martedì al sabato, neanche in allenamento. Ha un modo tutto suo di insegnarti da lontano“.
Nell’intervista, si è concentrato soprattutto sul suo debutto all’Olympique Marsiglia, sul campo del Rennes. “Potrei scriverci un libro su quella partita” ha detto Ocampos. “Verso la fine del primo tempo, Bielsa mi dice di andare a scaldarmi in spogliatoio. Stiamo perdendo 1-0. Entro nella ripresa [al posto di Romain Alessandrini] e dopo 10 minuti segno il gol del pareggio. Verso la fine del match, restiamo in dieci e Bielsa mi sostituisce. Non succede spesso, non togli un giocatore che hai fatto entrare da poco” spiega. “Però dopo la partita mi ha spiegato perché l’avesse fatto. Mi ha fatto capire che era la cosa migliore per la squadra“.
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