La Premier League programma la ripartenza. Il campionato inglese è fermo da diverse settimane a causa del Coronavirus e le massime cariche stanno valutando la soluzione migliore per riuscire a riprendere il prima possibile e in totale sicurezza. Tra i temi discussi, però, anche quello in merito alla sua conclusione.
Anche la Premier League è ferma da diverse settimane a causa dell’emergenza Coronavirus, ma negli ultimi giorni sono iniziate a trapelare le prime indiscrezioni su una possibile ripartenza. Nonostante l’Inghilterra sia una delle nazioni più colpite dalla pandemia, è forte l’intenzione di far tornare il calcio in totale sicurezza.
Tra le prime ipotesi, quella di disputare tutte le gare in un unico stadio: Wembley, storico impianto utilizzato per le finali e le gare della nazionale, così da evitare spostamenti e limitare il rischio di contagio. I club inglesi, infatti, sembrerebbero intenzionati a tornare in campo il prima possibile e venerdì prossimo ne discuteranno in una video-conferenza.
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Premier League, il piano sulla ripartenza e la conclusione
Non si parlerà solamente della ripartenza, ma anche della conclusione. Le massime cariche della Premier League e le 20 società coinvolte, infatti, vorrebbero terminare la stagione entro la fine di giugno. Nella riunione virtuale programmata, verrà discussa proprio la possibilità di cancellare alcune partite dal calendario, pur di completare tutti gli impegni entro il 30, data di scadenza dei contratti di molti giocatori e allenatori.
Secondo il Guardian, numerosi club sarebbero favorevoli a quest’ipotesi, ma per l’ufficialità servirà l’approvazione di almeno 14 squadre. In Inghilterra restano da giocare 92 partite, quasi impossibile riuscire a farlo entro un mese anche se si volesse scendere in campo ogni 3 giorni. Crescono dunque le possibilità della cancellazione di alcune giornate, nonostante la Fifa abbia dato ampie garanzie in merito alle vicende contrattuali con l’approvazione dell’estensione delle date di scadenza.
La scelta di concludere il campionato entro giugno resta nelle ultime ore la più quotata. Potrebbe quindi essere approvata anche per la tutela della stagione 2020/21, che così comincerebbe senza eccessivi ritardi tra agosto e settembre, virus permettendo.
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