Nainggolan si schiera a fianco dei volontari della Caritas diocesana. Il belga si è occupato della consegna dei beni di prima necessità a molti cittadini cagliaritani colpiti dalla crisi economica causata dal Coronavirus
Per Nainggolan Cagliari ha rappresentato un trampolino di lancio e una piazza dalla quale ripartire. È approdato in Sardegna per la prima volta nell’estate del 2010, quando i rossoblù lo acquistarono dal Piacenza per poco meno di 2 milioni di euro. Con la maglia del Cagliari ha calcato per la prima volta i campi della Serie A e, anno dopo anno, con grinta e determinazione ha preso le redini del centrocampo rossoblù, conquistando un posto speciale nel cuore dei tifosi.
Tifosi che, poco prima del suo trasferimento alla Roma, lo hanno inserito nella top11 dei giocatori più forti della storia del Cagliari. Dopo 5 anni d’assenza, l’estate scorsa Nainggolan è tornato dalla sua gente. Dopo un anno difficile, il belga aveva bisogno di ritrovarsi, di dimostrare a se stesso di essere ancora in grado di fare la differenza. Quale posto migliore se non Cagliari, la squadra che gli ha permesso di mettersi in luce sia nel panorama italiano che europeo?
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Il legame tra Nainggolan e Cagliari, dunque, è molto forte. Così forte che in questo periodo di difficoltà, il belga ha deciso di mettersi a disposizione della sua gente. Il 31enne di Antwerpen, infatti, è stato volontario per un giorno alla Fiera Campionaria di Cagliari, dove si è occupato della procedura di registrazione delle famiglie in difficoltà, distribuendo loro beni di prima necessità. L’ex centrocampista di Roma e Inter si è schierato affianco della Caritas diocesana, consegnando pasti caldi a tutti gli abitanti del posto colpiti dalla crisi economica causata dal coronavirus. Nei prossimi giorni, anche altri giocatori del Cagliari andranno a dare il loro sostegno alla Caritas. Ogni giorno vengono consegnati più di 200 pacchi di viveri.
Il direttore della Caritas diocesana di don Marco Lai ha elogiato il grande lavoro svolto da più di cento ragazzi volontari che, da due settimane, ogni giorno offrono sostegno ai cittadini cagliaritani: “Una risposta concreta di fronte a un’emergenza che ha fatto emergere una povertà latente: quella di persone che vivono di lavori saltuari o stagionali: un numero significativo di famiglie che si trovano oggi nella necessità di soddisfare i bisogni primari, quali l’alimentazione”.
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