La Figc avrebbe pianificato una nuova ipotesi sulla ripartenza della Serie A. I campionati italiani sono fermi da oltre un mese e si studia una strategia per il ritorno in campo in totale sicurezza.
Il calcio professionistico italiano è fermo a causa del Coronavirus. Le massime cariche sportive hanno sospeso ogni attività agonistica e da giorni uno dei tempi più caldi è quello possibile ritorno in campo.
Diverse le opinioni, spesso contrastanti, che si sono susseguite. La possibilità più accreditata è che i campionati possano riprendere per la fine di maggio, con la conclusione prevista in piena estate, per poi lasciare spazio alle coppe europee. Proprio in queste ore, Ansa, ha riportato di alcune novità provenienti dalla Figc.
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Serie A, le nuove ipotesi sulla ripartenza
Il calcio potrebbe ripartire a scaglioni. La Commissione medico scientifica della stessa Figc, presieduta dal professor Paolo Zeppilli, starebbe lavorando ad un protocollo sanitario che possa dare garanzie sulla ripresa degli allenamenti in vista della ripartenza dei campionati.
Per facilitare lo svolgimento di tamponi ed esami necessari per la sicurezza di tutte le squadre, la ripartenza potrebbe essere suddivisa in 3 blocchi differenti: la Serie A partirebbe prima della B e della C. Lo stesso protocollo, la cui definizione finale potrebbe arrivare la prossima settimana, prevederebbe una serie di prescrizioni e raccomandazioni da seguire. Verrebbero effettuate indagini specifiche, che comprenderebbero anche esami strumentali e del sangue, per la conservazione di un “gruppo squadra” formato da giocatori, allenatori, medici e staff, completamente negativo.
E’ proprio questo il tema centrale per il quale sono a lavoro medici e scienziati, che hanno effettuato una conference call in giornata con i dirigenti della Figc. Effettuare controlli periodici non garantirebbe un’immunità certa e per tale ragione si continuano a valutare le diverse opzioni per la creazione di un percorso sicuro.
In merito alla ripresa dei campionati ha infine parlato anche il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: “Per far ripartire il calcio è fondamentale mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”.
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