La crisi economica causata dal coronavirus ha colpito anche l’Adidas. Il calo delle vendite ha costretto la multinazionale tedesca a richiedere un ingente prestito
I danni all’economia causati dall’emergenza coronavirus sono sotto gli occhi di tutti. Ne è un esempio lampante il mondo del calcio. Lo stop forzato di campionati e coppe europee ha portato diverse società a prendere decisioni drastiche, come il taglio degli stipendi dei giocatori. La causa principale di tali provvedimenti è stata soprattutto il venire meno degli introiti derivanti dal botteghino, dai diritti tv, e dagli sponsor. In Italia la prima squadra a muoversi in questa direzione è stata la Juventus. Qualche settimana fa, infatti, la società bianconera ha annunciato che per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno applicherà un taglio del 30% agli emolumenti dei propri calciatori e del proprio allenatore.
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Adidas, prestito da 3 miliardi per uscire dalla crisi
La crisi economica causata dalla pandemia mondiale di coranavirus ha colpito anche l’Adidas. Il maggior produttore di abbigliamento sportivo europeo, per far fronte a questa situazione di recessione, è dovuta ricorrere ad un prestito di ben 3 miliardi di euro. Il Governo tedesco si è detto disposto a venirle incontro. 2,6 miliardi di euro, infatti, saranno stanziati dalla banca statale KfW; i rimanenti 600 milioni, invece, verranno garantiti da un gruppo di banche partner della società: UniCredit, Bank of America, Citibank, Deutsche Bank, HSBC Mizuho Bank e Standard Chartered Bank. Un aiuto ottenuto non senza qualche rinuncia. L’Adidas, infatti, si è impegnata a sospendere la riscossione dei dividendi (parte di utile che la società si impegna a ridistribuire ai propri azionisti) per tutto i periodo del prestito, e di rinunciare anche al pagamento dei bonus a breve e lungo termine per i membri del consiglio di amministrazione (circa il 65% della retribuzione annua prevista). La società, infine, si è ripromessa anche di restituire ogni parte del denaro non utilizzato.
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