L’Organismo Mondiale della Sanità è molto perplesso sulla ripresa dei campionati. Dice Ranieri Guerra: “E’ difficile che ci siano le condizioni giuste”
Il calcio si divide e si interroga su se sia il caso di ripartire o meno. Mentre si ipotizzano già delle date (si parla del 4 maggio per la ripresa degli allenamenti) l’Oms prende una posizione chiara sui rischi di una ripartenza del calcio. Lo spiega il direttore generale aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Ranieri Guerra: “Come organizzazione stiamo cercando di dare delle indicazioni chiare – ha spiegato a La7 – se queste saranno rispettate ci può essere sicuramente un’ipotesi per la riapertura e la ripartenza del calcio. Queste indicazioni riguardando test continui e dedicati per tutti i soggetti interessati, ma soprattutto anche il distanziamento sociale”.
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Questo il vero problema: “In tal caso parliamo di un qualcosa difficilissimo da attuare nel calcio, in quanto sport di contatto. Ecco perché sarà necessario fare una serie di verifiche molto accurate, che in questo momento mi sembrano difficili da poter superare tutte”. Da qui la perplessità sulle condizioni sufficienti a far ripartire il calcio, che in ogni caso si sta riorganizzando per la ripresa a partire dal 4 maggio: pronti i programmi per gli allenamenti, con l’obiettivo di ricominciare con le partite entro la fine dello stesso mese.
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