Domani la commissione scientifica voluta della Federcalcio si riunirà per stabilire le regole in caso di ripartenza, fermo restando l’evoluzione dell’emergenza Coronavirus. Intanto Arturo Diaconale replica a chi vuole chiudere la stagione
Di questo e della polemica con il Prof. Rezza dell’ISS, ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it il responsabile della comunicazione della Lazio. Diaconale ha risposto deciso a Cellino e Cairo, spiegando inoltre i suoi continui interventi sulla Juventus
Abbiamo assistito ad un botta e risposta tra lei il Prof. Rezza. Il dirigente dell’ISS ha detto che non darebbe il via libera per la ripartenza, lasciandosi poi andare ad una battuta sulla sua fede romanista…
“E’ stata un battuta infelice. Rezza dovrebbe pensare a trovare un farmaco in grado di contenere il Coronavirus invece di fare il tifoso. Lui ha dato un’argomentazione superficiale rispetto all’impossibilità di ricominciare. Ha parlato di contatto, ma il virus si accende se ci sono giocatori positivi”.
La tesi di Rezza però è stata rafforzata dall’OMS, attraverso il direttore generale aggiunto Ranieri Guerra, molto scettico sulla ripartenza. Difronte alle tesi della scienza lei continua a dire che bisogna riprendere il campionato?
“La scienza in questo momento non è in grado di dare nessun tipo di certezze. Anche la lettura dei dati è difficilmente interpretabile. Nel timore di sbagliare impongono solo di stare a casa. Purtroppo il peso della gestione dei malati è finito tutto sulle famiglie. Quelli più gravi vanno in ospedale, le persone invece asintomatiche restano dentro casa, nessuno li cura. I medici di famiglia non sono nelle condizioni di svolgere una funzione terapeutica”.
Non crede che sia rischioso ripartire in questo clima d’incertezza?
“Bisogna ripartire con le dovute cautele. Innanzitutto bisogna verificare con cadenza quotidiana l’immunità dei calciatori rispetto al virus. I club di Serie A e B possono fare questi controlli, sicuramente è più difficile per le società dilettantistiche. Se si ferma la macchina del calcio maggiore automaticamente va in crisi tutto il sistema, sono stati stimati 700 milioni di perdite”.
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Il patron del Brescia Cellino e quello del Torino Cairo sono concordi nel bloccare qui la stagione…
“Certo. Basta guardare la classifica. Cellino con il suo Brescia sarebbe in B e il Torino di Cairo rischierebbe di andarci se si ripartisse. E’ una questione d’interessi personali”.
Come mai lei quotidianamente attacca la Juventus?
“I miei non sono attacchi. Io replico alle cose che vengono dette contro la Lazio e Lotito, spesso da giornalisti di fede bianconera. Io difendo la mia società”.
Il presidente bianconero Andrea Agnelli ha fatto sapere che rinuncerebbe allo scudetto in caso di stop della stagione…
“Certo. Per lui sarebbe un titolo di cartone, rispetto al dominio degli ultimi 8 anni. La Lazio è ad un solo punto dalla Juventus. E noi vogliamo giocarci lo scudetto, quindi speriamo di ripartire e sarà il campo a decidere le sorti del campionato”.
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