Arturo Diaconale ha risposto alle pesanti accuse che Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha indirizzato nei confronti di Claudio Lotito, patron della Lazio. Il tema principale resta quello del ritorno in campo della Serie A dopo l’emergenza Covid-19.
Le ipotesi intorno alla ripresa del campionato di Serie A hanno generato un’ondata di polemiche nel corso delle ultime settimane. Tra i maggiori protagonisti il presidente del Brescia, Massimo Cellino, e quello della Lazio, Claudio Lotito. Proprio Brescia è una delle province della Lombardia maggiormente colpite dalla pandemia da coronavirus e il calcio ha perso totalmente valore in confronto ad una tale emergenza.
“La Serie A ce la riprenderemo a tempo debito. Lotito vuole tornare a giocare? Ascolto solo chi è degno di essere ascoltato. Raglio d’asino non giunge in paradiso, si dice”, ha dichiarato proprio Cellino nella giornata di ieri. Le “Rondinelle” potrebbero essere ritirate dal campionato, per rispetto di tutte le vittime.
Diaconale risponde a Cellino e difende Lotito
Un altro dei personaggi particolarmente in vista nelle ultime settimane, è Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio. Prima gli attacchi al mondo Juventus, ora la risposta dura a Massimo Cellino, nella sua rubrica su Facebook, “Il taccuino biancoceleste”.
Sulle dichiarazioni del patron del Brescia ha dichiarato: “Decisamente stupefacenti, nel senso che suscitano stupore per la loro ingiustificata gravità. Purtroppo per lui il raglio d’asino che non può giungere in Paradiso sembra essere proprio il suo. Non solo perché ignora il sistema duale di gestione societaria e non tiene conto che la S.S. Lazio è una società quotata in Borsa, ma soprattutto perché se oltre a ragliare si mette anche a scalciare in maniera violenta e scoordinata dimostra di essere lui stesso un asino patentato che ha difficoltà a discutere in maniera civile e composta in un momento in cui la gravità della crisi imporrebbe un comportamento più misurato e responsabile”.
Senza troppi giri di parole, Diaconale ha accusato Cellino di voler concludere anzitempo il campionato per evitare che il Brescia possa retrocedere: “Naturalmente si comprende perché mai Cellino sia così irritato e nervoso nell’insistere sulla sua richiesta di bloccare il campionato e cristallizzare la classifica scongiurando l’ipotesi della caduta in serie B per la sua squadra. Ma per evitare una eventualità del genere è proprio necessario ragliare e scalciare in maniera così scomposta da rendere fin troppo evidente che per lui Lotito è solo un pretesto per nascondere il timore di dover piegare la testa alla legge dello sport, quella secondo cui i risultati validi sono quelli espressi dal campo e non dalle interviste?”
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