Alessandro Del Piero interviene a “Otto e mezzo” su La7 sulla ripresa del campionato. “La salute ha la priorità”, dice, “poi c’è da considerare il valore economico del calcio”.
“Credo che la decisione su quando ripartire non spetta al movimento calcistico ma ai medici e al Governo“. Alessandro Del Piero, intervenuto a “Otto e mezzo” su La7, sottolinea come la priorità numero 1 in materia di ripresa del campionato sia la salute. “Se si ripartirà”, spiega, “lo si dovrà fare con tutte le garanzie possibili, sia per chi gioca che per tutte le altre persone che lavorano in questo mondo“.
Il tema centrale, dichiara l’ex bandiera della Juventus, è la sicurezza dal punto di vista sanitario. E i dati che quotidianamente riferisce il capo della Protezione Civile mostrano rallentamenti della curva dei contagiati ancora lenta. Oltre a registrare ancora centinaia di vittime ogni giorno. L’alleggerimento della pressione sui reparti di terapia intensiva, per il minor numero di ricoveri, non basta ancora.
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Del Piero: “Si riprenderà a porte chiuse
La Federazione dei medici sportivi ha distribuito le linee guida per la ripresa delle attività sportive, ma il governo ha spostato l’orizzonte della fase due al 3 maggio. L’incertezza domina i pensieri di chi lavora nel mondo dello sport a tutti i livelli, dai dipendenti dei circoli ai tesserati della Serie A. “Ci sono molte problematiche che possono aprire una breccia su quello che può essere il futuro del contagio” ha aggiunto Del Piero nel suo collegamento televisivo con Lilli Gruber. “Detto che la salute ha la priorità, poi c’è l’aspetto economico per il quale il calcio riveste un ruolo molto importante. Ci sarà una ripresa a porte chiuse, che andrà studiata bene nelle formule e nei calendari. Con la speranza che si possa tornare presto alla normalità“.
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