Serie A, Gianluca Vialli sta meglio dopo 17 mesi di cure
Gianluca Vialli fa il punto della situazione sul proprio stato di salute. Dopo 17 mesi di cure, i segnali di ripresa cominciano a vedersi. Tra obiettivi e speranze, l’ex bomber si racconta a Repubblica.
In questo periodo si parla spesso di resilienza senza capire bene fino a che punto può arrivare, o meglio da cosa può scaturire. C’è qualcuno che con questa parola, purtroppo, ha preso confidenza – per diverse ragioni – da qualche tempo: Gianluca Vialli, tra gli altri, lotta contro il cancro da 17 mesi. Questo è il tempo delle cure che hanno coinvolto l’ex campione di Juventus e Chelsa, la sua battaglia ancora non è finita ma (in questo momento difficile per il nostro Paese) ha voluto dare comunque il proprio apporto provando a parlare di “ritrovata felicità”.
Le cure, infatti, hanno dato segnali incoraggianti. Dietro questa “rinascita”, però, c’è molto di più: “A dicembre ho concluso 17 mesi di chemioterapia. Un ciclo da otto mesi e un altro da nove. Gli esami non hanno evidenziato segni di malattia. Adesso continua il monitoraggio, ma posso ritenermi fortunato rispetto a tanta gente. Riappropriarsi di piccoli gesti, come non doversi più disegnare le sopracciglia la mattina, mi fanno sentire fortunato rispetto a tanta gente”, rivela a Repubblica.
Poi un appunto sulla situazione attuale: l’emergenza e il nostro calcio. “Servirà più spazio alla solidarietà, non recinti più alti, ma tavoli più lunghi. Le società di calcio dovranno essere anche veicoli di sviluppo sociale. Un luogo condiviso dal quale ripartire. Si dovrebbero accantonare gli egoismi e i tornaconti personali, anche se capisco i presidenti alle prese con una crisi mai vista. Qualcuno per forza di cose ci rimetterà. Ma un errore da non commettere è la fretta”, ha concluso Vialli sempre più proiettato verso il futuro fra impegni pubblici e obiettivi privati. Ritrovare sé stesso, ormai, è un obbligo per l’ex bomber. Campione dentro e fuori dal rettangolo verde.
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