Ancelotti, rimasto in Inghilterra vicino ai suoi ragazzi dell’Everton, vive la quarantena in modo inedito rispetto agli altri italiani. Paese che vai, lockdown che trovi. Il racconto a TMW dell’ex tecnico del Napoli.
Paese che vai, lockdown che trovi. Ognuno, ormai, in Europa prende a modello l’Italia per il modo in cui sta fronteggiando l’emergenza Coronavirus. Misure draconiane che stanno permettendo, un passo alla volta, di uscire fuori da quest’impasse medico, sociale e culturale. Il COVID-19 è stato un fulmine a ciel sereno per il mondo e ognuno reagisce alla pandemia secondo i mezzi, la determinazione e le possibilità economiche di cui dispone.
Ancelotti, quarantena lontano dall’Italia: “In Inghilterra, posso andare in bici”
Ad esempio, in Inghilterra hanno sospeso le attività: il lockdown è presente, non potrebbe essere altrimenti dopo la positività riscontrata – fra gli altri – anche al Primo Ministro Boris Johnson, ma è possibile ancora uscire di casa. Una piccola sfumatura (almeno in teoria) che permette a Carlo Ancelotti, allenatore dell’Everton, di vivere la propria quarantena in maniera diversa.
Circolare liberamente sul proprio territorio di residenza (rispettando il distanziamento sociale) è una risorsa in più – sulla carta, perchè il numero di contagi in Inghilterra continua a salire – di cui l’allenatore approfitta saltuariamente, come racconta a TMW: “Rispetto sempre il distanziamento sociale, qui si può uscire di casa, in Italia no. Comunque è un momento difficile per tutti”, ha spiegato. “Cosa faccio? Cucino, vado in bicicletta, faccio camminate in spiaggia e guardo serie tv. Quando riesco, incontro qualche tifoso. In Italia non sarebbe stato possibile”, ha concluso l’ex tecnico del Napoli.
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