Fa discutere la quarantena di Cristiano Ronaldo. Sotto accusa gli allenamenti all’esterno della sua abitazione. Polemiche per il ritorno in Brasile della sorella Katia.
La quarantena di Cristiano Ronaldo è piuttosto turbolenta: moltissime polemiche per il campione portoghese della Juventus, che puntualmente fa discutere. Si è parlato tanto dell’allenamento in campo “concessogli” in Portogallo, nonostante il divieto assoluto di svolgere attività sportiva per il “lockdown”. Ma adesso, un altro episodio significativo potrebbe essere la classica goccia che fa traboccare il vaso: stavolta nel mirino c’è la sorella di CR7, Katia. Secondo il Correio de Manha la donna ha interrotto la quarantena a Madeira ed è tornata in Brasile per raggiungere la sua famiglia.
Questo nonostante il blocco dei voli intercontinentali che vige in Portogallo. Da qui le numerose polemiche, con la famiglia Ronaldo nel mirino: prima per il trasloco a Funchal subito dopo Juventus-Inter dell’8 marzo. Lo juventino “dribblò” le istituzioni giocando d’anticipo e rifugiandosi subito in Portogallo.
Cristiano Ronaldo e i suoi “privilegi”: ci si mette anche la sorella
Il 9 marzo l’attaccante risultava essere a Madeira con tutta la sua famiglia, ottenendo un permesso dalla Juventus a causa delle condizioni di salute della madre. Poi la decisione di non rientrare a Torino perché preoccupato dall’epidemia, e questo senza ancora sapere della positività del compagno di squadra Daniele Rugani. E in tutte queste settimane non sono mancate le sue immagini di “vita vissuta”, senza un apparente disagio o particolari restrizioni per l’isolamento. Le passeggiate con Georgina e i bambini, lo shopping (in Portogallo qualche negozio è aperto) e soprattutto gli allenamenti all’aria aperta. Tante le polemiche, che hanno portato le istituzioni portoghesi a dover prendere una posizione ufficiale.
A rispondere è stato Pedro Ramos, assessore alla salute della regione di Madeira, che ha chiarito come non ci sia stato alcun privilegio per Cristiano Ronaldo: “Non ha alcun permesso speciale per allenarsi. Ha diritto di farlo, ma solo se rispetta le regole come tutti gli altri cittadini”. Ma intanto l’attaccante dovrà prepararsi al ritorno in Italia, perché dopo la Pasqua la Juventus lo aspetta per i test medici.
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