Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Governo deludono il mondo del calcio. Le richieste delle società non sono state ascoltate: nel nuovo Decreto contro l’emergenza Coronavirus non c’è traccia del ritorno alle sponsorizzazioni delle scommesse sportive per aiutare il calcio. La Figc aveva chiesto questa soluzione per dare una mano al mondo del pallone, alle prese con una crisi senza precedenti. Ma per ora il Governo non sembra convinto, e bisognerà attendere verso la fine del mese. Il Decreto Dignità, varato lo scorso luglio, cancellava le pubblicità delle scommesse sportive dal mondo del calcio: reintrodurle a causa dell’emergenza comporterebbe la modifica di diverse leggi.
Il calcio voleva il ritorno delle pubblicità sulle scommesse
Come spiega il “World Football Report”, le aziende di betting (scommesse) dal 2008 al 2017 hanno investito circa 575 milioni in pubblicità nelle 6 principali federazioni di calcio in Europa. La Premier League continua a farla da padrone, con ben 388 milioni provenienti dalle pubblicità delle scommesse. Il decreto “Dignità” dell’allora ministro Di Maio, ha cancellato 250 milioni di investimenti in pubblicità derivanti dalle scommesse: il motivo è tutelare la salute dei cittadini, evitando di pubblicizzare ciò che può portare a malattie come la ludopatia, che poi porta costi maggiori allo Stato per le cure.
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