Calcio, dove si gioca: altri 3 Paesi si aggiungono a Bielorussia e Nicaragua

Calcio, dove si gioca con il Coronavirus
Calcio, dove si gioca con il Coronavirus

Postponed, questa la parola inevitabilmente più usata sui portali di livescore dove tutti sono abituati a grafiche intermittenti che avvisano gli utenti su gol, marcatori e azioni salienti delle numerosissime partite in palinsesto. Da un mese il Coronavirus ha stroncato tutto. Eppure da qualche parte ancora si gioca.

Fa un certo effetto vedere nei tg sportivi nazionali le immagini dei match dei campionati di Bielorussia e Nicaragua. Nella repubblica ex sovietica, in particolare, su diktat del presidente Lukashenko, il Coronavirus non rappresenta un pericolo. Pertanto, via libera agli stadi semi pieni, agli abbracci e ai convenevoli in campo, in barba alle raccomandazioni sul distanziamento sociale fornite dall’OMS.

Un esempio, quello di Bielorussia e Nicaragua che altre 3 leghe calcistiche stanno seguendo e alle quali ci aggrappiamo (nonostante la presunta insensatezza delle decisioni) per ricordarci di quanto era belle esultare per un gol o ammirare una giocata in campo.

Tagikistan

Il paese asiatico, confinante con la Cina, è stato il primo ad aggregarsi a Bielorussia e Nicaragua. Ai contagi assenti si sommano le ambizioni delle autorità locali che non vogliono interrompere la crescita del movimento calcistico nazionale specie dopo il buon risultato raggiunto dalla Nazionale Under 17 arrivata seconda nel torneo continentale. Sono state già disputate Supercoppa Nazionale e prima giornata di campionato. Si torna in campo sabato 11 aprile per la seconda.

Burundi

Noi crediamo in Dio e il Coronavirus ci ha risparmiato“, così il presidente della Federcalcio del Burundi  Révérien Ndikuriyo ha giustificato la ripresa del campionato nel paese africano. I match della Primus League sono ricominciati venerdì 10 aprile. Si gioca anche per la seconda divisione.

Taiwan

Se in Tagikistan e in Burundi, i casi di Coronavirus sono molto contenuti, a Taiwan la situazione è più critica con 400 contagiati, 80 ricoverati e 5 morti (fonte Corriere della Sera).Numeri che, tuttavia, non sembrano spaventare la Federcalcio locale che ha confermato il via della Premier League locale sabato 11 aprile.

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