José Mourinho l’ha combinata grossa. Il tecnico del Tottenham è stato pizzicato mentre dirigeva una breve seduta di allenamento in un parco pubblico di Barnet. Secondo il Daily Mail, oltre al portoghese, erano presenti anche Aurier, Ndombele, Sanchez e Sessegnon. Il colombiano e l’inglese sono stati ripresi mentre facevano jogging fianco a fianco, incuranti delle misure di sicurezza adottate dalle autorità anglosassoni al fine di limitare la diffusione del Covid-19.
Mourinho, le scuse dello Special One
La società, venuta a conoscenza dell’accaduto, ha pubblicato una nota in cui ha richiamato tutti i suoi tesserati alla massima diligenza: “A tutti i nostri tesserati è stato ribadito di rispettare il distanziamento sociale quando fanno attività all’aperto. Continueremo a rinforzare questo messaggio”.
Immediate le scuse di José Mourinho: “Accetto che le mie azioni non sono state in linea col protocollo del Governo e che dobbiamo avere contatti solo con i membri della nostra famiglia. È fondamentale che tutti facciano la loro parte e seguano le disposizioni al fine di sostenere gli eroi del Servizio Sanitario Nazionale a salvare le vite”.
Questo è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Il primo a violare le disposizioni di sicurezza è stato il giovane trequartista dell’Aston Villa, Jack Grealish. Dopo aver raccomandato ai suoi fan di restare a casa, il giocatore ha violato la quarantena per recarsi ad un party. Al termine della festa, il 24enne di Birmingham è rimasto coinvolto in un incidente stradale, per sua fortuna senza conseguenze. Poi è stato i turno del difensore del Manchester City, Kyle Walker, beccato nel bel mezzo di un party in compagnia di due prostitute.
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