È già accaduto in Inghilterra con il Liverpool, anche il Napoli – seguendo il modello inglese – mette in cassa integrazione i suoi dipendenti: la misura cautelativa, per coloro che da settimane (di fatto) non possono svolgere il proprio lavoro, è appannaggio di tutti quelli che hanno un contratto non sportivo. De Laurentiis ha adottato lo stesso criterio anche per quanto riguarda i dipendenti della FilmAuro, azienda di produzione cinematografica che gestisce.
Il gesto fatto dal patron partenopeo potrebbe fungere da apripista per altre realtà del nostro calcio. La Roma, secondo indiscrezioni, potrebbe fare lo stesso. Tante compagini della Serie A si preparano a seguire il modus operandi di De Laurentiis: le polemiche non mancano, un club con più di 100 milioni in riserve economiche e con il bilancio attivo da anni, ha davvero bisogno di richiedere un provvedimento del genere gravando inevitabilmente sulle tasche degli italiani in un periodo d’emergenza come quello che stiamo vivendo? A pagare i dipendenti del Napoli, per ora, sarà lo Stato Italiano. Fermo restando che vanno studiati limiti e soglie da rispettare in merito alla paga da percepire per chi comunque dispone abitualmente di un salario piuttosto alto.
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