“Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?”, a cantarlo era l’indimenticato Lucio Battisti. A chiederselo sono in molti, almeno tutti i tifosi dell’Inter che credevano di aver archiviato una volta per tutte la questione Icardi. Lo credeva, forse ma non troppo, anche la società nerazzurra dopo averlo “sistemato” in prestito a Parigi: proprio quello, magari, è il problema. Il club parigino non avrebbe alcuna intenzione di riscattare l’argentino. Malgrado una buona partenza e un discreto ambientamento a Parco dei Principi, il riscatto del prestito – sulla base di 70 milioni – è tutt’altro che definito.
Un po’ perchè comunque si tratterebbe di un investimento oneroso, Leonardo e soci vogliono pensarci bene. Un po’ perchè, in fondo, nel cuore di Icardi c’è ancora l’Italia. Resta da capire se questo cuore batte ancora per i nerazzurri oppure no, certamente lo strappo non è semplice da ricucire. Tuttavia, la sua agente, Wanda Nara – che l’anno scorso aveva dato il via alla querelle mediatica proprio dopo alcuni commenti scottanti contro l’Inter – manda segnali precisi: “Noi siamo italiani, il mio Paese è l’Italia – spiega la manager rispondendo alle accuse fatte da Maxi Lopez – ha dato a me e mio marito tutte le cose belle che abbiamo. Voglio stare qui, a Parigi scadeva il contratto d’affitto”.
La residenza durante la quarantena è solo un pretesto per far capire che, volendo, ogni strappo può essere rammendato. Ciascuna ferita si cicatrizza e, magari, con l’Inter potrebbe riaccendersi la fiamma: Icardi tornerebbe in Serie A accontentando moglie, manager (che sono la stessa persona) e figli. Gli unici ad essere meno contenti, di un ipotetico ritorno, sarebbero quelli dell’Inter che si ritroverebbero un contratto da sei milioni e mezzo di euro da onorare fino al 2022 in caso di mancato accordo del bomber con il PSG.
La squadra dell’Inter sembra fatta, Icardi non rientrava e tutt’ora non rientra nei piani. Se, però, dovesse saltare il riscatto con il PSG, la questione andrebbe risolta in altro modo. Juventus e Napoli potrebbero essere le principali alternative. Il Milan monitora in attesa di sviluppi. Anche se, con il mercato in fermento e le risorse ridotte per via dell’emergenza Coronavirus, gli equilibri in entrata e in uscita sarebbero pronti a variare. Quindi il bomber della Seleccion non sarebbe più una priorità. Allora l’Inter si ritroverebbe un “terzo incomodo” con cui fare i conti: in ogni senso. Wanda il sasso l’ha lanciato, i nerazzurri dovranno scegliere se nascondere la mano (e guardare altrove) oppure no.
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