Nel decreto legge ‘Cura Italia’ varato dal governo Conte è prevista una misura di sostegno economico anche per i collaboratori sportivi. Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, con il sostegno del Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha lavorato per settimane a un piano che potesse garantire liquidità alle tante categorie di lavoratori impegnate nel mondo dello sport e della salute. Spadafora l’ha definito: “Un primo, giusto riconoscimento per una categoria spesso trascurata e poco tutelata, che invece merita i giusti diritti e la doverosa attenzione. Superata l’emergenza, una riforma del settore sarà necessaria”.
Coronavirus, bonus da 600 per i collaboratori sportivi
Il bonus da 600 euro non sarà riconosciuto a tutti i collaboratori sportivi. A beneficiarne sarà solo chi ha un rapporto di collaborazione con federazioni, discipline sportive associate, enti di promozione, società sportive dilettantistiche e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro del Coni. Oltre a loro, l’indennità sarà riconosciuta anche ai tutor che operano nelle scuole primarie. Saranno esclusi dai beneficiari, invece, tutti coloro che nel mese di marzo hanno percepito altri redditi da lavoro, i pensionati e le persone che attualmente ricevono il reddito di cittadinanza.
La procedura da seguire per ottenere questa forma di sussidio è molto semplice: basterà recarsi sul sito www.sportesalute.eu e prendere nota del numero al quale inviare un sms con il proprio codice fiscale per prenotare la compilazione della domanda. A questo punto sarà necessario attendere l’sms di risposta, nel quale sarà indicato codice e orario d’accesso al sito. Una procedura diversa dal solito, studiata appositamente per evitare che la pagina web andasse in down a causa dell’elevato numero di utenti. La documentazione necessaria per ottenere il sussidio è la seguente: carta d’identità, indirizzo di posta elettronica, recapito telefonico, IBAN e soprattutto contratto di collaborazione o lettera d’incarico.
L’indennità verrà erogata entro 30 giorni dalla ricezione della domanda. Nel decreto, inoltre, si fa sapere che verrà data precedenza a tutti coloro che nell’ultimo anno hanno percepito un reddito inferiore a 10.000 euro. Per ora, infatti, il governo ha stanziato solo 50 milioni di euro. Anche se, il ministro Spadafora sembrerebbe intenzionato ad aumentare la somma, portandola a 150 milioni.
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