“E’ una proposta vergognosa e irricevibile“. L’Assocalciatori boccia le linee guida della Lega Serie A sul taglio agli stipendi. “Vogliono far pagare ai calciatori gli eventuali danni della crisi” ha detto il vicepresidente, Umberto Calcagno, all’ANSA. “L’unica parte rilevante del comunicato della Lega – prosegue – è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori“.
Taglio stipendi, la posizione di Malagò
La presa di posizione della società, ha detto il presidente del CONI Giovanni Malagò, “è una cosa molto positiva. Ed è stato fatto all’unanimità, fatto non banale perché è del tutto fuori dall’ordinario” ha spiegato a Centro Suono Sport. “Dovranno adesso essere gestiti i rapporti contrattuali con i giocatori. Intanto tutti hanno comunque sottolineato che si potrà tornare a giocare solo se assicurata la tutela della salute“.
Il mutato scenario del calcio italiano e mondiale apre una serie di problematiche finora inimmaginabili anche dal punto di vista contrattuale dei calciatori. L’iniziativa della Juventus, la prima che ha annunciato la decisione di ridurre gli stipendi, in formule da definire in accordi individuali con i calciatori, ha imposto un’accelerazione e insieme una riflessione a tutto il sistema calcio in Italia.
In ogni caso, ha aggiunto Malagò, “la soluzione migliore in questa fase è uno stop allo sport, ci mancherebbe che non fosse così oggi, vista la situazione critica nel nostro paese e non solo, direi in tutto il mondo. Bisogna poi fare una la distinzione tra lo sport individuale e quello di gruppo. L’importante è che non ci sia esasperazione nelle scelte“.
Leggi anche – Serie A, taglio stipendi c’è l’intesa tra i club: cosa prevede l’accordo