Le misure di sicurezza adottate dal governo italiano iniziano a produrre i loro effetti. Nonostante il numero dei positivi al Covid-19 sia aumentato (2.972, contro i 2.886 di ieri -come si legge su ‘La Repubblica’-), tra i dati diffusi nel tardo pomeriggio dalla Protezione Civile ce ne sono tre che lasciano ben sperare. Per la prima volta dal 19 marzo, infatti, si è registrato il numero più basso di decessi (525). In calo anche le persone ricoverate con sintomi e i posti letto occupati in terapia intensiva.
Guai, però, a farsi prendere da facili entusiasmi. Come più volte ricordato dal Premier Conte, al momento, è difficile ipotizzare quando si potrà tornare alla normalità. Aspetto, questo, che interessa da vicino anche il calcio. I vertici di Lega e Figc, infatti, sono in attesa di novità. Fin quando non riceveranno l’ok dal governo, le competizioni sportive non riprenderanno. A spiegarlo è stato lo stesso presidente della Figc, Gabriele Gravina, in un’intervista rilasciata alla Domenica Sportiva: “Confido molto nelle autorità scientifiche del nostro paese e nelle autorità di governo del nostro paese e ci dobbiamo rimettere alle loro decisioni. Prendere autonomamente delle scelte negative di sospensione o annullamento delle competizioni sportive esporrebbe il nostro mondo a delle responsabilità da un lato sportive e dall’altro contrattuali verso le quali noi non avremmo nessuna possibilità di difesa con una decisione negativa in questo momento”.
“Finire i campionati a settembre od ottobre? Si tratta di un’ipotesi”. Il numero uno della Federcalcio, dunque, non ha escluso l’ipotesi di un possibile prolungamento del campionato anche oltre luglio/agosto (la prima deadline). Sulla ripresa poi, Gravina ha detto: “Stiamo lavorando su tutta una serie di ipotesi per gestire al meglio questa situazione. Una data ipotizzata per ripartire è quella del 17 maggio ma sappiamo, e lo sottolineo ancora una volta, che è una ipotesi”. Il presidente della Figc, però, conclude ricordando: “Chiudere la stagione, sarebbe il modo migliore non solo per non compromettere la stagione 2019/2020, ma anche per evitare di compromettere in ogni modo la stagione 2020/2021”.
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