Si è da poco conclusa l’assemblea d’urgenza convocata dalla Lega Serie A. Il tema caldo del dibattito è stato il taglio degli stipendi. Secondo quanto riferito dall’Ansa, però, non ci sarebbero novità. L’intenzione del massimo organo calcistico italiano sarebbe quella di portare avanti il dialogo con l’Aic. Assocalciatori che, nei giorni scorsi, si è mostrata contraria all’idea di sospendere gli emolumenti dei giocatori per quattro mesi, proponendo, invece, il congelamento di una sola mensilità.
Serie A, nessuna novità sul taglio degli stipendi
Mentre in Premier League le società hanno dato massima disponibilità a dialogare con i propri calciatori per giungere ad un accordo sul taglio degli stipendi (si parla di circa il 30% del loro ingaggio annuale), in Serie A, la questione sembrerebbe essere ancora in alto mare. Per lo meno questo è ciò che è emerso al termine dell’assemblea d’urgenza convocata dalla Lega Calcio. Fatta salva la Juventus, che qualche giorno fa ha annunciato il taglio degli stipendi dei propri calciatori per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, le altre società sono rimaste inermi. Il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, l’ha definita una questione non prioritaria. Gli ha fatto eco il vicepresidente, Umberto Calcagno, che in un’intervista al Corriere dello Sport, ha detto: “C’è troppa demagogia sugli stipendi dei calciatori, da parte di tutti. Questa crisi deve essere l’occasione per riequilibrare il sistema e riformarlo. Noi siamo in contatto con tutti i rappresentanti all’interno delle squadre e sappiamo bene che un accordo quadro valido per tutte le società non può essere raggiunto”.
Non ci sono novità neanche in merito alle possibili date per la ripresa del campionato. Il dialogo proseguirà nei prossimi giorni, anche se, per quanto riguarda il ritorno in campo, molto dipenderà dall’evolversi dell’emergenza coronavirus.
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