In molti lo ricorderanno per le sue prodezze in campo. Il 31 agosto del 1997, alla prima di campionato contro il Brescia, i tifosi dell’Inter erano tutti con gli occhi puntati su un giovane brasiliano acquistato poche settimane prima dal Barcellona per 48 miliardi di lire: Ronaldo Luis Nazario dei Lima, meglio conosciuto come Ronaldo. Quel giorno, però, a scaldare il cuore dei sostenitori della Beneamata non fu l’ex attaccante del Barça, ma un giovane uruguaiano, ai più sconosciuto, prelevato per soli 7 miliardi di lire dal Nacional. Stiamo parlando di Alvaro Recoba. El Chino, così soprannominato per via dei suoi tratti somatici vagamente orientali, quel giorno decise il match, subentrando dalla panchina. Mise a segno due gol fantastici: il primo, un sinistro dai 25 metri indirizzato all’incrocio dei pali di destra; il secondo, una punizione dai 30 metri impeccabile, anch’essa diretta all’incrocio dei pali, questa volta, però, di sinistra.
Recoba talento anche nel canto: la dedica all’Italia
Recoba ha vissuto in Italia i sui anni migliori. Per questo motivo, il giocatore è rimasto molto legato al nostro Paese. In questo momento di difficoltà causato dall’emergenza coronavirus, allora, El Chino ha deciso di inviarci un messaggio di sostegno, esibendosi in un classico della musica italiana: ‘Il ragazzo della via Gluck’, uno dei più grandi successi di Adriano Celentano.
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