Anche in Premier League qualcosa inizia a muoversi. Si è da poco conclusa la riunione tra i vertici della Football Association e i rappresentanti delle 20 società. La prima grande novità riguarda la ripresa del campionato. La Federazione inglese, infatti, ha comunicato che le competizioni nazionali non riprenderanno a maggio, ma “solo quando sarà sicuro e appropriato farlo”. Questo significa, dunque, che fino a quando l’emergenza coronavirus non accennerà a regredire, la Premier League rimarrà ferma.
Manchester United, i giocatori si tagliano lo stipendio: ecco a chi saranno destinati i soldi
Un’altra novità importante, poi, riguarda la questione legata al taglio degli stipendi. L’emergenza coronavirus ha inevitabilmente colpito anche il campionato inglese. Con la stop forzato delle competizioni sportive, le società hanno iniziato a subire delle perdite economiche importanti. A gravare è stato soprattutto il venire meno degli introiti legati al botteghino, ai diritti tv e agli sponsor. Per questa ragione, dunque, nella riunione di oggi, i club si sono mostrati disposti ad avviare un dialogo con i calciatori per la questione legata al taglio degli stipendi. Ciò che verrà chiesto loro sarà di rinunciare a circa il 30% dell’ingaggio annuo attualmente percepito.
La prima società a muoversi in questo senso è stata il Manchester United. Secondo quanto riferito dal Daily Mail, infatti, i Red Devils saranno il primo club di Premier League a donare il 30% dei loro emolumenti al NHS, il sistema sanitario nazionale inglese. Un’iniziativa, questa, partita dal presidente Ed Woodward che, nei giorni scorsi, sull’argomento ha consultato il capitano Harry Maguire. Stando al quotidiano inglese, il giovane difensore inglese si sarebbe mostrato subito disponibile, dando così in là alla lodevole iniziativa.
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