In Cina fino allo scorso settembre, Marcello Lippi sta vivendo questo periodo di quarantena a Viareggio. “Mi sono riguardato tutte le partite del Mondiale 2006” ha detto a Un giorno da pecora su Radio 1. “La finale di Berlino l’avrò rivista una ventina di volte“. In questi giorni, ha aggiunto il ct campione del mondo, ha guardato di nuovo anche tutte le sue finali da allenatore. Un rimpianto ancora gli rimane, nonostante i tanti successi. “La finale che rigiocherei è quella di Champions League, persa ai rigori a Manchester contro il Milan” ha detto. Era il 2003 e il Teatro dei Sogni, l’Old Trafford si aprì per la prima finale tutta italiana nella storia della principale competizione europea per club.
Lippi: “Mi auguro che si possa riprendere a maggio”
Il tecnico viareggino ha parlato anche della situazione incerta della Serie A e del futuro della stagione. “Mi auguro con tutto il cuore che si possa riprendere a maggio” ha detto, “vorrebbe dire che il problema coronavirus è passato“.
Lippi auspica soprattutto che non si prendano decisioni affrettate. “Mi auguro che abbiano l’intelligenza e la saggezza di ricominciare solo quando tutto è risolto” ha sottolineato. “Riprendere il campionato comporta una serie di problemi che vanno al di là delle porte chiuse o dei campi neutri. Quando si sposta una squadra ci sono di mezzo 60 persone, pullman, alberghi“. Tutti fattori di potenziale rischio da considerare prima di riprendere l’attività.
Leggi anche – Serie A, Spadafora annuncia: “Piano straordinario per ripartire a maggio”
Leggi anche – Serie A, quante incertezze: cosa porterebbe ad una nuova sospensione